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Israele pronto a colpire l’Iran, Trump prova a stoppare Netanyahu: «Non fatelo ora». Teheran: «Avanti col programma nucleare»

12 Giugno 2025 - 19:28 Ugo Milano
trump gaza piano reazioni
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L'Aiea condanna l'Iran per il mancato rispetto degli obblighi sul nucleare: furiosi gli Ayatollah. Intelligence in allerta per la possibile escalation

Israele sarebbe pronto a lanciare un’operazione militare preventiva contro l’Iran per colpire il suo programma di arricchimento nucleare. Lo hanno svelato fonti dell’intelligence americana, e nelle scorse ore proprio per questo il governo Usa ha disposto il ritiro di tutti i diplomatici americani dall’Iraq, e autorizzato la partenza su base volontaria delle famiglie dei militari di stanza nel Medio Oriente. A indicare che qualcosa di grosso era dato per imminente anche un dato empirico notato da qualcuno a Washington: un picco di chiamate fuori dal normale alle pizzerie distribuite attorno al Pentagono e alla Casa Bianca nella serata di mercoledì 11 giugno. Segnale, secondo molti esperti di intelligence, che qualcosa di grosso era imminente. Lo stesso governo iraniano ha confermato alla Reuters di essere stato avvisato da un Paese «amico» nella regione del possibile attacco militare imminente di Israele.

Il programma nucleare iraniano e l’allarme dell’Aiea

Proprio oggi, d’altronde, il Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha adottato una risoluzione che condanna l’Iran per il mancato rispetto dei suoi obblighi nucleari, mossa che può preludere all’invio del dossier al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il testo, elaborato da Londra, Parigi e Berlino (E3) insieme a Washington, è stato approvato da 19 Paesi su 35, mentre Russia, Cina e Burkina Faso hanno votato contro. Furiosa la reazione di Teheran, che ha definito «politicamente motivata» e «priva di fondamenti giuridici» la risoluzione dell’Aiea. «L’Iran ha sempre rispettato i propri obblighi di salvaguardia», s’impuntano gli Ayatollah, che promettono ora di “vendicarsi” procedendo all’opposto di quanto raccomandato, ossia aumentando le attività di arricchimento dell’uranio, tramite «la completa sostituzione delle macchine di prima generazione situate nel complesso di Fordow con macchine avanzate di sesta generazione». Proprio lo scenario che più inquieta Israele, ma anche altri Paesi della regione.

Lo stop di Trump a Netanyahu: «Non attaccate ora»

Ma che ne penserebbe Donald Trump di un attacco preventivo alle strutture di ricerca nucleare iraniane? Il presidente Usa sembra sempre meno convinto di poter raggiungere un accordo con l’Iran tramite i negoziati aperti nelle ultime settimane. Domenica però si dovrebbe fare un nuovo tentativo, a Muscat, in Oman. Sinché quel tavolo è aperto Trump non sembra pronto a dare il via libera al premier israeliano Benjamin Netanyahu, che secondo i media americani da settimane preme per avere il nulla osta della Casa Bianca. «Israele non deve attaccare l’Iran, l’accordo sul nucleare è vicino», ha scandito oggi Trump, dopo aver osservato che a suo modo di vedere un attacco militare «non è imminente, ma è possibile». Già nelle scorse ore, d’altronde, Trump aveva espresso la sua preoccupazione che raid preventivi su Teheran rendano il Medio Oriente «un luogo pericoloso». La traduzione di quel pensiero l’ha fatta oggi ai senatori repubblicani Steve Witkoff, secondo quanto riporta Axios: la risposta dell’Iran a un eventuale attacco di Israele potrebbe essere sanguinosa, travolgere le difese di Israele e causare molte vittime. Anche per questo Witkoff sarà presente al sesto round di negoziati in Oman domenica

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