Ilaria Salis ci ripensa: non andrà al Pride in Ungheria. I nomi dei deputati e senatori di centrosinistra che hanno confermato la loro presenza


Si avvicina la data del Budapest Pride, in programma il 28 giugno. La manifestazione, volta a rivendicare i diritti della comunità Lgbtqia+, si terrà nella capitale ungherese nonostante il divieto imposto dal primo ministro Viktor Orbán. E alla marcia si uniranno anche alcuni parlamentari italiani di centrosinistra, ma non ci sarà Ilaria Salis. Il 14 aprile scorso in terra magiara è stata varata l’ennesima stretta sui diritti civili delle persone gay: il Parlamento ha approvato un emendamento che limita gravemente la loro libertà di associazione. Ma il giro di vite non ha intimidito gli organizzatori dell’evento, che hanno deciso di non cancellare il pride. Al loro fianco, ci saranno anche numerosi europarlamentari, che nelle scorse settimane hanno già annunciato la loro partecipazione come segno di protesta contro l’ultrasovranismo di Orbán. Ora, iniziano a delinearsi anche i primi nomi di deputati, senatori ed eurodeputati italiani, pronti a scendere in piazza.
Il no di Salis
Alla fine non ci sarà l’eurodeputata di Alleanza Verdi Sinistra (AVS) Ilaria Salis. Tre settimane fa aveva pubblicato sui social una foto in cui mostrava un cartello con scritto «I’ll be marching in Budapest pride». Tuttavia, Salis ha «dovuto rivedere la sua agenda – fanno sapere – perché il 24 giugno a Strasburgo si voterà per la revoca della sua immunità», richiesta direttamente dal governo di Budapest. E per questo «non potrà essere nella capita ungara essendo quello un posto non sicuro». L’attivista era stata arrestata a febbraio 2023 accusata di aver partecipato ad almeno due aggressioni contro tre militanti di estrema destra durante la “Giornata dell’Onore”, una rievocazione nazista in memoria delle truppe di Hitler uccise dall’Armata rossa che assediava la città.
Il voto in Commissione
Precisamente il 24 giugno ci sarà il voto in Commissione Juri, la commissione giuridica del parlamento europeo, che voterà un parere elaborato da un relatore sempre interno alla stessa Commissione. Dopodiché la palla passerà all’Aula: entro luglio il voto dovrà essere ratificato in assemblea plenaria. Se il Parlamento confermasse la revoca, Salis perderebbe l’immunità, e quindi potrebbe essere riarrestata e il processo riprenderebbe. Tuttavia, la detenzione ci sarebbe solo in seguito all’emissione di un mandato d’arresto da parte delle autorità ungheresi.
Presente Carlo Calenda
Per Azione ci sarà anche Carlo Calenda, leader del partito. Lo ha annunciato ieri durante un evento a Milano: «Io sarò in Ungheria per il Pride di Budapest». E ha aggiunto: «Non sono mai andato a un Pride in vita mia, ma che venga vietato è inaccettabile». E non sarà solo, sfilerà insieme alla moglie: «Per testimoniare che un uomo con la famiglia tradizionale come me difende lo stato di diritto».
La delegazione del M5S
Non mancheà il Movimento 5 Stelle. Al momento hanno confermato la loro presenza le senatrici Alessandra Maiorino, Elisa Pirro, Gabriella Di Girolamo, il senatore Marco Croatti e l’europarlamentare Carolina Morace.
Anche Italia Viva
Parteciperà al corteo arcobaleno anche il partito di Matteo Renzi, Italia Viva. Andrà in rappresentanza Ivan Scalfarotto, senatore, che il 22 marzo è sceso anche in piazza a Milano contro la decisione del governo ungherese di vietare il Pride. «Eravamo lì per difendere i diritti tutti, di ogni persona che vuole essere libera di amare e vivere per ciò che è», si spiegava in un post del partito proprio a proposito di questa manifestazione.
Timido il Pd
Ancora silenzio da parte del Partito democratico. Al momento non risulta nessuna partecipazione. Confermata solo la presenza dell’europarlamentare eletto tra le fila del Pd Brando Benifei.
Alleanza Verdi e Sinistra
Sfumata la presenza di Ilaria Salis al Pride, ora il partito dovrà decidere chi inviare per partecipare alla manifestazione. I nomi di deputati o senatori sono ancora da definire. Al momento, ci sarà solo Jacopo Rosatelli, assessore alle politiche sociali, ai diritti e alle pari opportunità della città di Torino, eletto tra le fila di Sinistra Ecologista alle amministrative del 2021.