Rising Lion: così Israele ha colpito il sito nucleare di Natanz in Iran – Il video
L’obiettivo principale dell’attacco di Israele all’Iran è stato il sito nucleare di Natanz. La città che si trova a circa 250 chilometri a sud di Teheran era il più grande impianto di arricchimento dell’uranio del paese. Ospitava il programma nucleare. Ora l’impianto è avvolto dalle fiamme, secondo le immagini della Cnn e della televisione di stato iraniana. Un video di Press TV mostra grandi colonne di fumo che si innalzano verso il cielo. I dati del sistema di gestione delle informazioni antincendio della NASA hanno mostrato un incendio nell’impianto divampato dopo le 2 del mattino ora locale.
Colpito due volte il sito nucleare iraniano
Il sito di Natanz è stato colpito due volte. Rafael Grossi, numero uno dell’Agenzia delle Nazioni Unite per l’Energia Atomica (AIEA) ha dichiarato che i livelli di radiazioni sono monitorati: «L’Agenzia è in continuo contatto con le autorita’ iraniane e stiamo monitorando i livelli delle radiazioni. Siamo anche in contatto con i nostri ispettori nel Paese. Confermiamo che Natanz figura tra i siti colpiti», ha detto Grossi. L’Afp scrive che secondo una fonte militare israeliana Netanyahu ha effettuato decine di attacchi contro il programma nucleare in tutto il paese. I media statali iraniani hanno anche riportato «forti esplosioni» nella capitale, con morti civili in edifici residenziali e fiamme che fuoriuscivano dal centro di comando delle Guardie Rivoluzionarie, l’esercito ideologico del regime.
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Gli scienziati e le chiusure degli spazi aerei
Due scienziati del programma nucleare iraniano, Mohammad Mehdi Tehranchi e Fereydoun Abbasi, sono stati uccisi, secondo i media locali. Le Forze Armate iraniane, da parte loro, hanno promesso una «forte risposta» all’attacco israeliano. L’Iran ha chiuso il suo spazio aereo dopo aver bloccato il traffico all’aeroporto internazionale Imam Khomeini, ma le sue difese aeree stanno operando «al 100% della capacità», ha riportato la televisione iraniana. Anche il vicino dell’Iran, l’Iraq, ha chiuso il suo spazio aereo e sospeso il traffico in tutti i suoi aeroporti. Il Capo di Stato Maggiore israeliano Eyal Zamir ha messo in guardia contro una rappresaglia iraniana: «Non posso promettere un successo assoluto» per l’operazione. I prezzi del petrolio sono aumentati di oltre il 12%, alimentando il timore di gravi interruzioni delle forniture.