La portaerei Nimitz, il porto svuotato e i caccia pronti a decollare, Trump prepara la guerra: dove sono le armi Usa pronte ad attaccare l’Iran


I cieli sopra l’Iran potrebbero presto riempirsi di F-15, F-16, F-35, KC-135, B-2 con la bandiera a stelle e strisce sulle ali. Sono decine gli aerei americani che, per ordine di Donald Trump, si sono spostati dagli Stati Uniti in Europa fino alle basi strategiche più vicine al Medio Oriente. Si parla di jet da guerra di penultima e ultima generazione, di super-bombardieri e di vere e proprie petroliere volanti che permettono ai caccia di fare rifornimento senza atterrare. Ma se anche, come ha già annunciato Trump, il controllo israelo-americano dello spazio aereo sopra l’Iran è «totale», ancora non basta. Nell’eventualità, sempre meno remota, di un attacco a stelle e strisce sui siti nucleari iraniani, c’è bisogno anche di presidi via mare, portaerei e fregate. Per contrastare l’inevitabile reazione dei Pasdaran, cui l’Ayatollah Ali Khamenei ha ceduto il totale controllo delle operazioni, e per iniziare una operazione che rischia di incendiare un nuovo conflitto regionale.
Le cisterne volanti e la base nell’atollo tra bombardieri distruggi-bunker
Sui cieli dell’Europa, intorno alle 17 ora italiana, circa una ventina di KC-135 e KC-46 si dirigevano verso l’Egitto. Si tratta proprio dei cosiddetti Aerial-refueling tankers, aerei cisterna, che per l’occasione fungevano anche da traino per un numero ancora imprecisato di caccia. Nello stesso momento, nell’atollo inglese Diego Garcia nel bel mezzo dell’Oceano Indiano, quattro bombardieri B-52H sono in attesa di ordini dalla Casa Bianca, pronti a sganciare sull’Iran i loro carichi di testate a guida di precisione o – anche se l’eventualità sembra remota – nucleari. A loro si sono aggiunti i C-17, per trasportare truppe rapidamente alle basi operative. E i B-2, in grado di sganciare le celebri bombe «bunker buster» e disintegrare qualunque rifugio o sito nucleare sotterraneo gli iraniani abbiano costruito. Insomma, nessuno è salvo. Nemmeno l’Ayatollah nel suo bunker a 100 metri di profondità.
La portaerei Nimitz e il porto in Bahrain svuotato
Lo spostamento di forze americane verso il nuovo fulcro del conflitto mediorientale continua anche tra le onde del mare. La portaerei americana Nimitz, che era di stanza nel Mar Cinese Meridionale, ha virato e a partire da lunedì sera è diretta verso il Golfo Persico. Sempre nelle acque vicine allo Stretto di Hormuz, dove passa il 20% del commercio di greggio mondiale, sono state dispiegate anche una quindicina di imbarcazioni. Tra loro due dragamine, una nave da combattimento costiero (Lcs) e le due fregate «classe Perry», che gli Usa hanno fornito alla flotta reale del Bahrain. Proprio il regno, per la precisione il porto di Salman, si è completamente svuotato di navi americane. Tutto sembra pronto.
June 17, 2025