Gaza, ancora spari sulla folla: 22 morti. L’Idf ammette il «grilletto facile» dopo la denuncia di Haaretz. Netanyahu pronto a volare da Trump


L’esercito israeliano avrebbe ucciso oggi nella Striscia di Gaza almeno 22 persone, almeno 11 dei quali stavano cercando di approvvigionarsi dei beni alimentari distribuiti nel sud della Striscia. La notizia del ministero della Salute di Gaza trova conferme da testimoni e ospedali, riporta l’Associated Press. Si tratta dell’ennesima strage di civili nelle vicinanze dei centri di distribuzione di aiuti alimentari gestiti da un mese a questa parte dalla Gaza Humanitarian Foundation: in poche settimane si contano già oltre 500 palestinesi morti in questo modo. In questo caso l’Idf avrebbe aperto il fuoco a circo 3 chilometri di distanza dal sito di distribuzione di Khan Younis. Proprio oggi l’esercito israeliano ha reagito alle denunce di alcuni soldati, che nei giorni scorsi hanno raccontato ad Haaretz di aver ricevuto ordini i sparare alla folla nei pressi di centri aiuti anche in assenza di una chiara minaccia. In alcuni episodi delle scorse settimane vi è stato in effetti un uso «inaccurato e non calcolato» di colpi di arma da fuoco, ammette ora l’Idf, ma nel frattempo la rotta sarebbe stata corretta.
La ripresa dei negoziati sul cessate il fuoco
Mentre a Gaza continua a crescere il bilancio di vittime palestinesi, e su base quasi quotidiana continuano a rimanere uccisi anche soldati israeliani, questa settimana potrebbero riprendere quota i negoziati su un possibile cessate il fuoco. È in arrivo in queste ore a Washington il fedelissimo di Benjamin Netanyahu Ron Dermer: incontrerà i vertici della Casa Bianca per capire quali e quante pressioni Donald Trump abbia davvero intenzione di esercitare per il raggiungimento dell’obiettivo, e per preparare il terreno di una nuova visita a Washington dello stesso Netanyahu che potrebbe tenersi già la prossima settimana, fanno filtrare fonti del governo ai media israeliani. Nel pomeriggio di oggi il premier ha riunito il gabinetto di sicurezza per preparare i negoziati indiretti con Hamas che dovrebbe riprendere nei prossimi giorni al Cairo. Dopo 633 giorni di guerra, restano nella Striscia di Gaza una cinquantina di ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023, anche se solo una ventina sarebbero rimasti tuttora in vita.
In copertina: EPA/MOHAMMED SABER – Sfollati palestinesi in attesa di ricevere aiuti alimentari del Programma alimentare mondiale – Gaza, 26 giugno 2025.