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Dazi, rush finale della Casa Bianca per chiudere le trattative: «Progressi con l’Ue, ma senza un’intesa si torna alle percentuali del Liberation Day»

06 Luglio 2025 - 17:32 Bruno Gaetani
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Il 9 luglio scade la "tregua commerciale" americana. Il segretario al Tesoro Bessent: «Annunceremo molti accordi nei prossimi giorni»

In assenza di accordi commerciali con i singoli Paesi coinvolti, i dazi americani torneranno ai livelli del 2 aprile, ossia alle percentuali annunciate in pompa magna da Donald Trump nel «Liberation Day». Lo ha assicurato il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, precisando che le tariffe scatteranno a partire dal 1° agosto. In un’intervista rilasciata alla Cnn, Bessent ha detto che gli Stati Uniti hanno seguito la strategia della «massima pressione» nei negoziati commerciali. «Saremo molto impegnati nelle prossime 72 ore: vedremo molti accordi, che saranno annunciati nel prossimo paio di giorni», dice ancora il segretario al Tesoro.

«Progressi» nella trattativa Usa-Ue

Tra i partner con cui Washington è ancora in trattativa per raggiungere una nuova intesa commerciale c’è anche l’Unione europea, che in assenza di accordo entro il 9 luglio si vedrebbe colpita da un dazio del 39% su tutte le esportazioni verso il mercato americano. I colloqui tra Bruxelles e la Casa Bianca «procedono», assicura ancora Bessent. Dopo un avvio lento dei negoziati, continua il segretario Usa, «ci sono stati progressi». Nei giorni scorsi, la Commissione europea aveva ribadito che la priorità resta quella di riuscire a stringere un accordo negoziale. Ma se le trattative dovessero finire in un vicolo cieco, l’Ue ha già pronto un piano B per rispondere ai dazi di Trump.

Foto copertina: EPA/Shawn Thew | Scott Bessent, segretario al Tesoro americano

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