La Turchia blocca Grok, l’AI di Musk: «Ha insultato Erdogan»


La Turchia blocca Grok, l’intelligenza artificiale integrata a X di Elon Musk. Lo stop arriva in seguito all’apertura di un’inchiesta da parte della procura di Ankara, dopo che il chatbot ha generato contenuti considerati offensivi nei confronti del presidente Recep Tayyip Erdoğan. Il materiale incriminato, visualizzato da oltre due milioni di utenti, era una poesia blasfema in cui venivano insultati Erdoğan e sua madre, su richiesta di un utente anonimo della piattaforma. Il contenuto è diventato virale nel giro di poche ore. Ma non è tutto: tra gli atti dell’inchiesta figurano anche altre risposte ritenute offensive che Grok avrebbe fornito ad altri utenti.
Gli elogi a Hitler e gli insulti antisemiti
Nei giorni scorsi, xAI, la società di Elon Musk che ha sviluppato Grok, ha rilasciato un aggiornamento che ha ampliato le capacità espressive del chatbot, consentendogli di generare anche contenuti politicamente scorretti. «Abbiamo migliorato Grok in modo significativo. Dovreste notare la differenza quando gli fate delle domande», ha dichiarato Musk a riguardo. Tuttavia, il comportamento del chatbot ha sollevato una serie di preoccupazioni tanto da spingere la stessa azienda a eliminare alcuni contenuti. Grok, secondo quanto riportato dal Guardian, ha lodato Adolf Hitler, definendosi «MechaHitler», e ha risposto con frasi apertamente antisemite ad alcune domande. Inoltre, avrebbe preso di mira persone con cognomi ebraici, esprimendo opinioni violente e offensive, inclusi insulti rivolti al primo ministro polacco Donald Tusk.