Aurora Maniscalco, il padre della hostess morta a Vienna dopo la caduta dal terzo piano: «A maggio ha abortito ed è stata aggredita»


Nel giorno dei funerali di Aurora Maniscalco, celebrati oggi a Palermo, il padre della hostess di 24 anni, tragicamente deceduta a Vienna dopo essere precipitata dal terzo piano, ha condiviso alcuni dettagli sulla relazione tra la figlia e il fidanzato, Elio Bargione, indagato per istigazione al suicidio. «Mia figlia Aurora lo scorso mese di maggio aveva subito un aborto e si era rivolta all’ospedale Villa Sofia Cervello – dice Maniscalco – Nel referto dei medici c’è scritto che la giovane avrebbe subito un’aggressione fisica». La figlia lo ha però tenuto «all’oscuro di tutto – dice -. Sia dell’aborto che dell’aggressione. La mia ex moglie poi mi ha confessato che tra i giovani c’erano stati momenti di tensione e forse mia figlia era stata anche aggredita», afferma Maniscalco, che aggiunge: «Quello che mi fa rabbia che nessuno della famiglia del giovane sia venuto al funerale oggi. Neppure un fiore. Non abbiamo mai ricevuto una parola di conforto. Forse sono anche infastiditi dal clamore che è scoppiato».
L’inchiesta
Nel frattempo, l’avvocato Alberto Raffadale sta cercando di ricostruire quanto avvenuto lo scorso maggio e come mai con quel referto non sono partite indagini su quanto successo ad Aurora. «Sono davvero sconvolto per quanto sto scoprendo su questa vicenda. Anche sui due testimoni a Vienna che avrebbero raccontato che mia figlia è caduta con la testa in avanti e invece dall’autopsia è emerso che ci sono fratture solo nelle gambe e nessuna frattura nelle costole. Io andrò avanti finché avrò forza e voglio sapere la verità», dice il genitore. I pm di Palermo hanno chiesto alle autorità austriache le foto dell’abitazione scattate quando è avvenuta la tragedia.
I funerali a Palermo
Intanto il Comune ha concesso un loculo a titolo gratuito: lo ha stabilito il sindaco Roberto Lagalla con una determina in cui si tiene conto del fatto «che il tragico evento ha scosso le coscienze, attesa la giovane età della ragazza e le circostanze ancora poco chiare in cui esso si è svolto». La salma sarà tumulata nel cimitero dei Rotoli una volta che le indagini saranno ritenute concluse dall’autorità giudiziaria. Servono ancora altri esami e altri approfondimenti. Dure le parole del sacerdote che ha celebrato la messa ai funerali di Aurora: «A Palermo si lavora e si viene schiavizzati. Diciamo chiaramente che i nostri giovani sono costretti a lasciare questa città per costruirsi un futuro».