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La “bufala” di Epstein: Donald Trump infuriato accusa i suoi sostenitori di credere alle fake news

16 Luglio 2025 - 20:11 David Puente
Il presidente americano si sfoga su Truth, prendendo di mira coloro che lo hanno votato e che ora credono a un presunto legame oscuro con il finanziere

Donald Trump, con un post infuocato pubblicato oggi su Truth Social, liquida come una “bufala” ogni presunto legame sospetto tra lui e Jeffrey Epstein. Secondo un recente promemoria del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI, la tanto discussa “lista dei clienti” di Epstein non sarebbe mai esistita e il finanziere non avrebbe ricattato nessuno. Un duro colpo per l’area MAGA che sostiene il presidente americano, al punto che qualcuno ha iniziato a credere all’esistenza di un suo presunto legame oscuro e profondo con il finanziere Epstein.

A far vacillare le certezze dei sostenitori MAGA ci aveva già pensato il direttore dell’FBI Kash Patel quando, durante un’intervista rilasciata a Fox insieme al suo vice Dan Bongino, aveva smentito le teorie del complotto sulla morte di Epstein, confermando la versione ufficiale: si sarebbe suicidato. Un “tradimento” che ha scatenato la rabbia non solo della base MAGA, ma anche di Elon Musk.

Con il post pubblicato oggi su Truth Social, Donald Trump ha di fatto insultato quella parte del suo stesso elettorato che ora si sta convincendo dell’esistenza di un legame compromettente con il finanziere. In questa “lista” di sostenitori MAGA, molto probabilmente, potrebbe esserci anche Elon Musk, proprietario di X e finanziatore della campagna pro Trump, ormai in rotta con quest’ultimo, il quale aveva iniziato a pubblicare post a sostegno della teoria.

Nel suo messaggio, il presidente definisce la vicenda “la bufala Jeffrey Epstein”, paragonandola ad altri casi che ha più volte bollato come falsità orchestrate dalla “sinistra radicale”. Infine, invita tutti coloro che, all’interno della sua base elettorale, avrebbero dato credito ai presunti legami con Epstein a non votare più per lui, poiché colpevoli di credere alle bufale dei «Democratici della Sinistra Radicale».

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