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Il falso video del Presidente della Liberia Joseph Boakai contro Donald Trump

22 Luglio 2025 - 00:24 David Puente
Gli autori hanno utilizzato un video del 2017 come base per la generazione del falso

Circola un video in cui il presidente della Repubblica di Liberia, Joseph Boakai, attaccherebbe duramente «l’atteggiamento razzista» del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a seguito di un presunto incontro avvenuto il 9 luglio alla Casa Bianca. Secondo la narrazione diffusa online, Trump avrebbe elogiato l’ottimo inglese di Boakai, ignorando che l’inglese è la lingua ufficiale della Liberia. Tuttavia, l’intervento attribuito al presidente africano è un falso, generato tramite l’Intelligenza artificiale.

Per chi ha fretta

  • Non esiste alcun riscontro ufficiale riguardo a un simile intervento da parte di Boakai.
  • Il video utilizzato per diffondere la falsa dichiarazione è identico, ad eccezione del contenuto audio, a uno diffuso nel 2017.
  • Si tratta di un video generato tramite l’AI.

Analisi

Il video viene accompagnato da una traduzione in italiano:

Dichiarazione ufficiale del Presidente della Repubblica di Liberia

“Ho avuto modo di ascoltare le ultime esternazioni dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, e confesso che, anche con il massimo sforzo diplomatico, è difficile trovare una spiegazione razionale a quanto pronunciato. Non si è trattato di un semplice errore o di un momento di confusione. È stato un disastro linguistico completo, in una lingua che dovrebbe padroneggiare. La Liberia è una nazione anglofona. L’inglese è la nostra lingua ufficiale. E ciò che abbiamo sentito da parte del signor Trump non era inglese. Era una parodia involontaria, una collezione di suoni sconnessi mascherati da frase. So che la politica, a volte, può essere teatro. Ma c’è un limite. E quel limite è stato ampiamente superato. Siamo di fronte a un uomo che ha avuto il privilegio di guidare una delle più grandi democrazie del mondo e che oggi non riesce a formulare una frase semplice nella sua lingua madre. È preoccupante, ma soprattutto è imbarazzante. Mi si chiede spesso, nei summit internazionali, quale sia stato il capo di Stato più difficile, confuso o impreparato che abbia mai incontrato. La mia risposta, oggi, è definitiva: Donald J. Trump. Non solo per la sua incapacità di esprimersi, ma per la disinvoltura con cui trasforma l’ignoranza in spettacolo.

Il testo in inglese, anche questo diffuso online, è il seguente:

Yesterday’s exchange with Trump shocked and angered me. I never thought I would be insulted like this in an international setting. I understand his arrogance. He impatiently asked for speed up many times in the meeting. But he pretended to be surprised, even though he knew English is our official language. Discrimination and prejudice against our country is too great. He seems to have tacitly agreed that African countries should not have good health, language skills, and that we should not have development. But he was disappointed. We have our own history and culture, we receive education on our own land, and master the official language of English. This is normal, but Trump as a leader of a country, deliberately repeated praise to me with a racially prejudiced attitude. The sarcastic tone and ignorance, sense of superiority, made me feel extremely disgusted. This is too arrogant. I believe that if Trump cannot learn to respect every country, he will sooner or later become an international laughing stock.

Il filmato del 2017 alterato con l’Intelligenza Artificiale

Un attacco pubblico di tale portata nei confronti del presidente degli Stati Uniti avrebbe inevitabilmente attirato l’attenzione dei media internazionali, cosa che non è avvenuta proprio perché l’evento non è mai accaduto. Si tratta infatti di un video manipolato con l’uso dell’Intelligenza Artificiale, che ha preso come base una registrazione reale risalente al 2017.

Il video falso è stato pubblicato su TikTok dall’account @entertainment.spr ed etichettato come «generato dall’AI».

Conclusioni

Joseph Boakai, presidente della Liberia, non ha mai rilasciato un’intervista in cui accusa Donald Trump di razzismo. Il video circolato online è un contenuto alterato attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale.

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