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Laura Santi è morta con il suicidio assistito: aveva la sclerosi multipla

22 Luglio 2025 - 09:44 Alba Romano
laura santi sclerosi multipla diritto di morire suicidio assistito
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La giornalista è stata la prima persona in Umbria a ottenere il permesso di accedere al farmaco

Laura Santi è morta con il suicidio assistito. La giornalista perugina, 50 anni, è deceduta a Perugia dopo essersi auto-somministrata un farmaco letale. Era affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla. Accanto a lei, suo marito Stefano, che le è sempre stato vicino anche negli ultimi anni di battaglia sul fine vita. A darne notizia è l’associazione Luca Coscioni della quale è stata attivista. «Dopo anni di progressione di malattia e dopo l’ultimo anno di peggioramento feroce delle sue condizioni, le sue sofferenze erano diventate per lei intollerabili», sottolinea il marito. Santi aveva ottenuto dall’azienda sanitaria umbra il diritto ad accedere al farmaco fine-vita.

È stata la nona persona a ottenere il permesso di accedere al farmaco, la prima in Umbria. L’Usl umbra le aveva negato il permesso. Il tribunale glielo ha riconosciuto. «Io sono completamente tetraplegica, ho perso le braccia, il tronco, sono in sedia a rotelle da 16 anni, ho incontinenza, spasmi dolorosi. A un certo punto vedi che lei non si ferma, tu peggiori sempre più e ti chiedi: ma io voglio continuare a vivere così? Le assicuro che se lo chiederebbe anche lei. Per me la risposta giusta è: voglio essere libera. Il mio futuro possibile è soltanto uno, quello in cui sono libera di scegliere quando andarmene», aveva detto in un’intervista.

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