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23enne aggredito dagli addetti alla sicurezza nel centro commerciale a Roma Est: «Fr*** di m***, portiamolo nello stanzino senza telecamere»

24 Luglio 2025 - 13:31 Ugo Milano
roma est aggressione centro commerciale
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Un ragazzo, ex commesso in un negozio di Roma Est, denuncia una brutale aggressione da parte di tre uomini, tra cui due addetti alla sicurezza. Offese omofobe, minacce e cinque giorni di prognosi

Offese omofobe, violenza fisica e la minaccia di essere portato «in uno stanzino senza telecamere». È il racconto agghiacciante di S.N., 23enne siciliano residente a Roma, che denuncia di essere stato aggredito lo scorso 18 luglio all’interno del centro commerciale Roma Est. A colpirlo, secondo quanto riferito alla polizia e riportato nella denuncia presentata dalla sua legale Martina Colomasi, sarebbero stati tre uomini. Due, afferma il ragazzo, sarebbero addetti alla sicurezza del centro.

La vicenda

Il giovane racconta al Corriere della Sera di essersi recato nel centro commerciale, dove aveva lavorato come commesso fino a fine giugno, solo per ritirare la carta dei buoni pasto non ancora consegnata. In pochi minuti, la situazione è degenerata: «Mi hanno insultato, mi hanno chiamato “fr*** di m***”, mi hanno afferrato al collo e minacciato di soffocarmi», racconta. Altri due uomini avrebbero partecipato al pestaggio, tra cui uno sconosciuto. Nel caos, S.N. ha tirato fuori il cellulare, che durante la colluttazione ha fatto partire per errore una chiamata d’emergenza al 112. La fortuna nella sfortuna. Proprio quella telefonata ha salvato la situazione: l’arrivo della polizia ha messo fine all’aggressione. Gli agenti hanno identificato i tre uomini e chiamato un’ambulanza. Al giovane sono stati assegnati cinque giorni di prognosi per contusioni ed ecchimosi. «Lavoravo lì da due anni. Uno degli aggressori l’avevo anche servito in negozio. Ora non riesco più a camminare tranquillo, evito di tornare nei centri commerciali per paura di incontrarli» ha raccontato il ragazzo. Nella denuncia presentata e che ripercorre quanto accaduto, il 23enne riporta una frase inquietante detta da una delle guardie: «Portiamolo nello stanzino senza telecamere», «Come ne sarei uscito?» si chiede ora il giovane.

«Mi hanno scambiato per un ladro, ma anche se fosse…»

Sulla dinamica non ci sono certezze, ma l’ipotesi che dietro l’aggressione ci sia una matrice omofoba sembra concreta. S.N. era noto per aver manifestato disagio rispetto ad alcuni comportamenti sul posto di lavoro, e non è escluso che il suo orientamento sessuale possa essere stato preso di mira. «Purtroppo nel nostro ordinamento l’omofobia non è ancora un’aggravante specifica», sottolinea l’avvocata Colomasi, che ha annunciato un’azione legale anche in sede civile contro il datore di lavoro degli aggressori. Tra le ipotesi circolate tra i testimoni, anche quella che l’intervento violento sia stato un errore: qualche ora prima, infatti, sarebbe stata segnalata la presenza di un presunto ladro. «Ma io sono conosciuto lì – ribadisce il ragazzo – e anche se fossi stato un ladro, non si aggredisce così senza dire niente».

Foto di copertina: sito web centro commerciale Roma Est

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