«Vi spiego perché Zelensky ha sbagliato i conti sulla corruzione e ora è in difficoltà»


Volodymyr Zelensky ha sbagliato i conti sulla corruzione. E oggi deve fronteggiare le proteste. Olga Rudenko, direttrice del Kyiv Independent, ha firmato un editoriale contro le accuse all’attivista anti corruzione Vitaly Shabunin. Poi ha criticato anche la legge 12414 che in Ucraina esautora gli uffici anti corruzione. Oggi con il Corriere della Sera spiega perché ha criticato un governo in guerra: «Mi sono interrogata a lungo ed è stata una decisione sofferta. Sappiamo bene quali siano i rischi che comporta una posizione del genere tanto più che la maggior parte della nostra squadra vive e lavora in Ucraina. Ma a maggior ragione sarebbe stato immorale da parte nostra nascondere la questione sotto il tappeto e non denunciare il presidente per quello che sta facendo, ovvero minare la democrazia ucraina».
Gli ucraini in piazza
Rudenko spiega che gli ucraini scesi in piazza sono «un pubblico eterogeneo ma la maggior parte dei manifestanti ha vent’anni. Gli slogan sono quasi tutti di richiesta del veto alla legge che esautora le agenzie anticorruzione, una richiesta obsoleta visto che ormai Zelensky ha firmato il decreto. Ma più che contro Zelensky la gente grida: “Liberatevi di Yermak”». E questo perché «tutti vedono e tutti sanno che ha accumulato un potere enorme senza essere nemmeno eletto. Era nell’ombra quando Zelensky è diventato presidente. Ma da quando è stato nominato capo dell’amministrazione è uscito allo scoperto e ora è lui a comandare su tutto». E ha scelto anche i ministri dell’ultimo governo: «Ma in ultima analisi è responsabilità di Zelensky. Anche la rapidità con cui è stata approvata questa legge dimostra un’intenzionalità che viene solo da un ordine diretto del presidente».
Le proteste
Le proteste, quindi, continueranno: «Non vedo alcun segno che Zelensky voglia sostituire Yermak o limitare il suo potere. Sembra che nutra ancora piena fiducia e non ho sentito o visto nulla che mi faccia credere che le cose siano cambiate. Sebbene Zelensky abbia annunciato una nuova legge credo che le proteste, anche qualora dovessero fermarsi, riprenderanno appena ci sarà un nuovo motivo. La gente è furibonda». E conclude: «Capisco che visto dall’estero Zelensky può sembrare l’eroe che combatte il male. Ma le persone non sono mai o tutte bianche o tutte nere. Inoltre, con l’avvento dell’amministrazione Trump, la leadership ucraina ha pensato di non essere più sotto osservazione per la corruzione e di poterla fare franca. Ma hanno fatto male i loro conti».