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Vaticano, parla Parolin: «Riconoscimento di Palestina prematuro? Per noi è la soluzione. Da tempo lo abbiamo fatto»

28 Luglio 2025 - 09:46 Stefania Carboni
cardinale parolin
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Le parole del segretario di Stato Vaticano: «Perché prematuro? Secondo noi la soluzione passa tramite il dialogo tra le due parti anche se la situazione in Cisgiordania rende tutto più difficile»

«Riconoscimento Stato di Palestina proposto da Macron? Noi l’abbiamo già riconosciuto. ‘Da mo’, come dite voi. Per noi quella è la soluzione cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza». Queste le parole del Segretario di Stato Vaticano cardinale Pietro Parolin, a margine di un evento del Giubileo degli Influencer. Sul fatto che un riconoscimento dello stato palestinese possa essere prematuro Parolin risponde: «Perché prematuro? Secondo noi la soluzione passa tramite il dialogo tra le due parti anche se la situazione in Cisgiordania rende tutto più difficile». E sull’attacco israeliano alla chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, Parolin aggiunge: «Non ho altri elementi per fare una valutazione differenti. Non abbiamo potuto fare un’indagine indipendente. Prendiamo come buoni i risultati da parte dell’ esercito israeliano insistendo perché si stia attenti perché l’impressione è che tante volte questi errori si ripetano. Bisognerà porre una particolare attenzione per evitare che i luoghi di culto e le istituzioni umanitarie possano essere colpiti».

«Non si può accusare il Vaticano di non essere neutrale»

«Non credo si possa accusare il Vaticano di non essere neutrale», sostiene Parolin a chi, da parte russa ortodossa, pensa che il Vaticano non sia sede neutrale per portare avanti dialoghi per la pace. «Capisco possa essere un problema per i paesi ortodossi che debbano alla fine trovare un unico ambiente in una realtà cattolica. Per il resto – osserva il porporato ai margini di un evento a Roma dedicato ai missionari digitali – non credo si possa accusare il Vaticano di non essere neutrale. Noi, pur dicendo le cose come sono, abbiamo sempre cercato di essere vicini ad entrambi e di trovare una via di soluzione».

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