Ultime notizie DaziDonald TrumpGazaUcraina
SPORTCalcioSanitàSLA

Il dramma di Matteo Materazzi e la Sla, la raccolta fondi per le cure e il fratello Marco: «Per anni un rapporto complicato»

03 Agosto 2025 - 08:14 Giovanni Ruggiero
Matteo e Marco Materazzi
Matteo e Marco Materazzi
Il fratello del campione del mondo 2006 è costretto su una sedia a rotelle, poi ha smesso di muovere anche le braccia. La battaglia della moglie per raccogliere 1,5 milioni di dollari e la maxi-donazione da «una persona speciale» del mondo del calcio.

Maura Soldati non ha alcuna intenzione di arrendersi di fronte alla malattia che ha colpito suo marito Matteo Materazzi, fratello dell’ex calciatore Marco. Ha avviato un crowdfunding che in tre giorni ha già raccolto 200mila euro per finanziare una terapia sperimentale negli Stati Uniti che potrebbe salvare la vita al marito. Tra i donatori, molti personaggi nel mondo del calcio, tutti rimasti anonimi, spiega Soldati al Corriere della Sera. Tra loro uno «molto speciale» che da solo ha donato 50 mila euro.

L’obiettivo della terapia personalizzata negli Usa

«L’obiettivo è salvare la vita di mio marito e di chi in futuro affronterà la stessa malattia. Penso anche ai nostri figli, Geremia di 18 anni e Gianfilippo di 16, che hanno fra il 15 e il 20% di possibilità di sviluppare la medesima mutazione», ha spiegato Soldati al Corriere. La speranza si chiama terapia Aso personalizzata per la mutazione rara che ha colpito Matteo Materazzi. «Nel suo caso, poi, c’è una difficoltà in più: la proteina che si accumula nelle cellule neuronali e che le intossica è anche funzionale alla cellula stessa. Il che rende la ricerca di una cura più difficile».

Il costo della terapia e i tempi strettissimi

La famiglia è in contatto con la Columbia University e il dottor Shneider, considerato un pioniere nel settore. «Servono un milione e mezzo di dollari. E tempo», sottolinea Soldati. I tempi sono stretti: «Si parla di un anno, ma chissà se lo avremo».

Come è iniziata la malattia

La malattia è iniziata in modo subdolo: «Da una forte depressione, che lo ha portato a chiudersi, a non voler più uscire con gli amici. Ci hanno spiegato che potrebbe essere stata il preludio alla malattia». Dalla diagnosi il decorso è stato rapidissimo: «In pochi mesi ha perso l’uso delle gambe, finendo sulla sedia a rotelle. Oggi non muove più neanche le braccia, solo un po’ le mani. La malattia sta avanzando velocemente». La moglie spiega quanto Matteo sia consapevole della gravità della situazione: «Vorrebbe vedere crescere i figli, ma non ci crede. È realista, il 50% di malati di Sla muore entro tre anni».

Il riavvicinamento con il fratello Marco

Nel dramma della malattia, i due fratelli si sono riavvicinati. «Per anni hanno avuto un rapporto complicato, ma dall’inizio della malattia sono tornati a parlarsi quotidianamente». Anche Marco Materazzi, l’ex difensore campione del mondo nel 2006, sta facendo la sua parte: «Si sta spendendo nelle sue possibilità, non possiamo dimenticare che ha una famiglia. Ma è accanto a lui, come tutti noi. E di questo Matteo è felicissimo».

leggi anche