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Matia Bazar, tra gli ex volano stracci: il fondatore Piero Cassano smonta Antonella Ruggiero: «Racconti cose non vere: devi a noi il successo»

09 Agosto 2025 - 16:21 Alba Romano
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L'intervista rilasciata ieri dall’artista genovese al Corriere della Sera ha riacceso vecchie tensioni, portando a una dura replica su Facebook del musicista e autore storico del gruppo

Che i rapporti tra Antonella Ruggiero e i suoi ex compagni dei Matia Bazar non fossero rimasti idilliaci, non è certo una novità. Ma l’intervista rilasciata ieri dall’artista genovese al Corriere della Sera ha riacceso vecchie tensioni, portando a una dura replica su Facebook di Piero Cassano, fondatore, musicista e autore storico del gruppo. L’ex tastierista della band, oggi 76enne, ha affidato il suo sfogo a un lungo post sui social, nel quale accusa Ruggiero di «mancanza di rispetto» e di aver raccontato «mezze verità», se non vere e proprie «inesattezze» sul passato del gruppo. 

Il messaggio su Facebook di Cassano

Nel suo messaggio, Cassano si rivolge direttamente all’ex cantante: «Gentilissima Sig.ra Antonella Ruggiero, ho purtroppo letto le tue dichiarazioni pubblicate ieri, 8 agosto 2025, dal Corriere della Sera… certe tue dichiarazioni – te lo dico senza mezzi termini – non ti fanno onore», si legge nel post. Il musicista accusa Ruggiero di aver «girato la verità a suo piacimento» e di aver «mancato di rispetto» ai componenti storici del gruppo, in particolare verso i membri scomparsi: Giancarlo Golzi, Aldo Stellita e Mauro Sabbione. «Non hai avuto minimamente il coraggio di nominarli», scrive Cassano per poi aggiungere come altri membri importanti della storia del gruppo – Carlo Marrale, Sergio Cossu e lui stesso – siano stati completamente ignorati. 

Ma il cuore della polemica riguarda sopratutto il ruolo che, secondo Cassano, tutti questi artisti hanno avuto nel costruire la carriera di Ruggiero. «Ricordati, non dimenticarlo mai, – si legge – che se sei la “grandissima Antonella Ruggiero”, l’artista stratosferica di oggi, lo devi sicuramente alla tua voce, ma anche a tutti noi indistintamente. Carlo Marrale, più di me, ha scritto per te e per il gruppo, canzoni uniche, meravigliose, che rimarranno storia nei tempi dei tempi, quelle che ti hanno dato la prima vera notorietà. Canzoni tra l’altro che nei tuoi concerti canti ancora..».

L’intervista al Corriere di Ruggiero, la smentita di Cassano

Nell’intervista al quotidiano, Ruggiero ha raccontato della sua esperienza coi Matia Bazar mantenendo il suo consueto distacco nei confronti di quel periodo. Ha dichiarato, infatti, che fu la PFM a presentarla ai futuri compagni di band, aggiungendo però: «Ero poco convinta, perché il mio sogno non era fare la cantante». Quanto all’uscita dal gruppo, l’ha invece definita «difficile», ma «non drammatica», sottolineando come avesse avvertito per tempo della sua decisione, che però – a suo dire – non fu compresa a fondo: «Si fa fatica a capire la complessità», ha detto.

Una versione dei fatti che Cassano smentisce nettamente: «Non raccontare cose non vere: a me ti presentò tale Eros, il tuo ragazzo di allora, e non la PFM, e ti feci fare i cori nel nostro disco con i J.E.T. (la band che poi diventa Matia Bazar) Fede, Speranza, Carità. Fu da lì che poi iniziò il tutto. Come pure dimentichi il mese passato da noi due soli nelle sale prova Fratelli Gaggero a Genova, quando scrissi per te nota dopo nota, Cavallo Bianco». Nel suo post, Cassano va oltre la polemica musicale, arrivando a toccare anche l’aspetto umano e personale: «Capisco lo sforzo che fai con te stessa per apparire al pubblico una persona normale… perché ti senti diva, un essere superiore. Ma solo perché hai una bella voce?». Parole dure, che segnano un nuovo punto di rottura in una relazione artistica già conclusa da oltre vent’anni, ma evidentemente mai realmente sanata.

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