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Piazzati sugli spalti per far sbagliare i tennisti, la rete delle scommesse illegali: chi è il russo indagato in Italia, i tornei che ha provato a truccare

09 Agosto 2025 - 18:35 Ugo Milano
tennis scommesse
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Aleksey Medkov è sospettato di organizzare scommesse clandestine soprattutto sul tennis. Sua una piattaforma che gestisce le puntate in tutto il mondo. E farebbe anche da reclutatore per provare a influenzare l'andamento degli incontri di tennis. I casi segnalati anche alle Atp Finals di Torino

Dietro il fair play nel mondo del tennis e la concentrazione dei campi si nasconderebbe una rete di scommesse clandestine che potrebbe far tremare il circuito. Al centro dell’inchiesta della Procura di Roma c’è Aleksey Viktorovich Medkov, 35enne russo, accusato di aver orchestrato un vero e proprio sistema illecito. Medkov è infatti sospettato di gestire un’app di scommesse illegali, chiamata Dtmflite, che permette di puntare in tempo reale sugli eventi in campo. Ma non solo. Secondo gli inquirenti, il russo avrebbe reclutato veri e propri disturbatori da piazzare sugli spalti per influenzare la concentrazione dei tennisti durante le partite e pilotarle così a proprio favore.

Il precedente del 2022 di Raul Branciaccio

Il caso ha fatto scalpore già nel marzo 2022, quando al Challenger di Napoli il tennista italiano Raul Brancaccio è stato ripetutamente infastidito dal pubblico. Un disturbo così evidente da fargli sprecare ben sette match point. La vittoria è andata all’avversario, ma in tribuna si è notato un tifo sospetto, che inneggiava agli errori di Brancaccio. Il 12 maggio 2022, poi, Medkov è stato sorpreso dalla Guardia di Finanza senza biglietto sugli spalti del Foro Italico durante gli Internazionali d’Italia. Con sé aveva smartphone, dispositivi bluetooth e carte di credito, tutti sequestrati. In quel momento, secondo l’accusa, stava gestendo l’app Dtmflite e coordinando le puntate illegali.

In quali tornei è stato avvistato: da Parigi a Torino

Il russo era stato citato anche dalla testimonianza di Andrea Orlandi, ufficiale delle infrazioni dell’Atp, sentito sempre nel 2022. Agli inquirenti aveva parlato di Medkov, descrivendolo come un personaggio poco raccomandabile e già arcinoto all’ambiente: «È uno dei soggetti molto conosciuti nell’ambiente delle scommesse online, individuato più volte negli anni durante le competizioni internazionali di tennis, tra cui gli Indian Wells nel 2017, i Masters di Parigi e Vienna nel 2019, il torneo di Madrid e gli Atp Finals di Torino». Orlandi aveva poi spigato che Medkov era stato allontanato in tutte le occasioni. «Infine ricordo che nel 2009 – concludeva Orlandi – è stato tratto in arresto dalle autorità thailandesi per gioco d’azzardo in quanto era stato sorpreso a scommettere durante il Thailand Open».

La rete di complici dopo l’arresto in Thailandia

Proprio l’arresto in Thailandia nel 2009 aveva fatto emergere l’organizzazione messa in piedi da Medkov. Le indagini hanno portato alla luce una vera e propria rete di complici armati di smartphone, auricolari e occhiali-spia. Come agenti segreti, i disturbatori si coordinano per filmare le partite e influenzare le giocate, cercando di far perdere concentrazione ai tennisti. L’obiettivo è manipolare i risultati per massimizzare i guadagni delle scommesse. La Procura non ha ancora svelato quali incontri specifici siano stati compromessi, ma sia i tornei minori sia quelli di alto livello sembrano essere coinvolti in questo giro.

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