Treviso, è morto in ospedale il 17enne che aveva tentato di impiccarsi con i propri jeans in cella. Chi era Danilo Rihai


Non ce l’ha fatta Danilo Rihai, il ragazzo di 17 anni che nella notte tra domenica 10 e lunedì 11 agosto aveva cercato di togliersi la vita nella sua cella del carcere minorile di Treviso. Il giovane, un minore straniero non accompagnato, era stato arrestato poche ore prima nel Vicentino con l’accusa di una serie di furti e aggressioni e, su disposizione della Procura, collocato temporaneamente nel Centro di prima accoglienza (Cpa) annesso all’istituto penitenziario.
Il tentativo di togliersi la vita
Secondo la ricostruzione, poco prima della mezzanotte il ragazzo avrebbe utilizzato i propri jeans per realizzare un cappio e impiccarsi. A dare l’allarme sono stati gli agenti della polizia penitenziaria, che hanno immediatamente aperto la cella e lo hanno liberato, praticando le prime manovre di rianimazione. Pochi minuti dopo è arrivato anche il medico della Casa circondariale, che ha proseguito i tentativi di rianimazione. Trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso, il 17enne era stato ricoverato in condizioni disperate, con gravissime lesioni dovute al tentato suicidio. Nonostante due giorni di cure, oggi è sopraggiunto il decesso all’ospedale Ca’ Foncello.
I tentativi di salvataggio
«Abbiamo fatto di tutto per salvarlo» aveva dichiarato nei giorni scorsi il capo del Dipartimento Giustizia Minorile, Antonio Sangermano, sottolineando la tempestività e la professionalità del personale intervenuto. In particolare, Sangermano aveva voluto ringraziare i due agenti che per primi avevano soccorso il giovane, evitando che il gesto estremo si trasformasse immediatamente in tragedia.
Chi era Danilo Rihai
Danilo Rihai era un 17enne tunisino che lo scorso sabato aveva seminato il panico a Vicenza. Dopo l’arresto il giovane era stato portato nell’istituto di Santa Bona con alle spalle numerose denunce per reati che vanno dalla rapina alla tentata rapina aggravata, dal danneggiamento alla resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni, oltraggio e atti osceni. Il ragazzo, senza genitori in Italia, era già noto alle autorità per reati amministrativi e per essere fuggito da alcuni centri di accoglienza.
Le aggressioni a Vicenza
Sabato a pranzo, Danilo Rihai aveva tentato di scippare un anziano a Ponte San Michele, nel cuore di Vicenza, facendolo cadere e procurandogli delle ferite. Poco dopo aveva afferrato il polso di un cliente cercando di strappargli l’orologio, minacciandolo con un coltello. Allontanato dai presenti, Rihai aveva aggredito altre persone, spostandosi fino a piazza dei Signori, prima di tuffarsi nel Retrone per sfuggire alla polizia. Poi si era introdotto in un appartamento sfondando l’ingresso e barricandosi all’interno. Qui aveva seminato il panico: nudo alla finestra, aveva spruzzato un estintore, rotto vetri e lanciato oggetti contro gli agenti. Sul posto erano intervenuti, oltre alle volanti, anche la polizia locale, i vigili del fuoco e il Suem. Dopo due ore di concitate operazioni, Rihai era stato finalmente bloccato con un taser e arrestato.