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È morto a 89 anni Pippo Baudo, addio allo storico conduttore Rai

16 Agosto 2025 - 21:19 Alba Romano
Si è spento al Campus Biomedico di Roma uno dei volti tv più noti ed amati. Con 13 edizioni era il recordman di conduzioni del Festival di Sanremo

È morto all’età di 89 anni Pippo Baudo, storico conduttore Rai e autore televisivo. La notizia, appresa dall’ANSA da fonti vicine alla famiglia, è stata confermata dal suo storico legale e amico fraterno, l’avvocato Giorgio Assumma. A quanto si apprende, Baudo si sarebbe spento in ospedale, al Campus Biomedico di Roma, circondato dagli affetti delle persone più care e con il conforto dei sacramenti. Era nato il 6 giugno del 1936 a Militello in Val di Catania. Baudo è stato uno dei volti storici della tv italiana. Ha lavorato per alcuni anni anche a Mediaset ma è entrato nelle case di tutti gli italiani soprattutto dalla Rai. Tra il 1968 e il 2008 presentò per ben 13 volte il Festival di Sanremo – nessuno come lui. Ma ha condotto pure edizioni di varietà di punta come CanzonissimaDomenica inFantastico e Novecento.

Gli albori della carriera: da Settevoci a Canzonissima

Pianista e laureato in giurisprudenza, ha debuttato sul piccolo schermo a fine anni ’50. Il primo passo risale al 1959 quando debuttò ne La conchiglia d’oro, un concorso musicale a Palermo presentato da Enzo Tortora. La vera svolta arrivò nel 1966 con il programma Settevoci, improvvisamente promosso in palinsesto e subito trionfante. Da lì un’ascesa inarrestabile: conduttore di CanzonissimaDomenica In e soprattutto del Festival di Sanremo, che ha presentato per tredici edizioni, diventandone sinonimo. Il suo stile popolare e diretto lo ha consacrato come «l’uomo della domenica» e l’inventore di un linguaggio televisivo che ha segnato intere generazioni, lanciando talenti come Heather Parisi, Lorella Cuccarini e Beppe Grillo.

La crisi con la Rai e l’avviamento a Mediaset

Come in tutte le carriere luminose, non sono mancati momenti difficili: a metà degli anni Ottanta Baudo lasciò la Rai dopo contrasti con la dirigenza e passò a Mediaset, dove ricoprì anche il ruolo di direttore artistico delle reti, ma l’esperienza si rivelò breve e deludente. Dopo il ritorno in Rai alla fine del decennio, negli anni Novanta alternò successi e crisi, ma seppe rilanciarsi con varietà di grande impatto come Fantastico e, soprattutto, con Novecento, che ne segnò la definitiva risalita. Nel nuovo millennio tornò al centro della scena con le ultime edizioni del Festival di Sanremo – che condusse in totale 13 volte, il primo nel 1968 e l’ultimo nel 2008 – e con Domenica In, che condusse ancora dopo i 70 anni. Con oltre sessant’anni di carriera, tra trionfi, cadute e rinascite, Baudo è rimasto il simbolo della televisione generalista italiana: nazionalpopolare, capace di parlare a tutti, con il carisma di chi ha trasformato la tv in un pezzo di storia culturale del Paese.

La bufala del ricovero a fine 2024

Poco prima di Natale, alcune fonti avevano diffuso la notizia di una caduta domestica di Pippo Baudo, con trauma alla spalla e ricovero al Policlinico Gemelli di Roma per alcuni giorni. La notizia aveva subito destato preoccupazione tra fan e colleghi, vista l’età avanzata del conduttore, che allora aveva 88 anni. Tuttavia, lo stesso Baudo aveva smentito categoricamente, dichiarando all’Ansa di stare «bene, benissimo» e di aver trascorso vacanze tranquille, confermando che nessun incidente né ricovero si fossero verificati.