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Tensione ai confini della Nato, un drone russo si schianta in un campo di mais in Polonia: «È una provocazione». Ma Mosca non commenta

20 Agosto 2025 - 21:38 Cecilia Dardana
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Nessuna persona è rimasta ferita ma non si tratta di un episodio isolato: negli ultimi mesi droni russi sono già precipitati in Romania e in Lituania, altri due Paesi Nato prossimi al confine ucraino

Un drone militare russo è precipitato nella notte tra martedì e mercoledì nell’est della Polonia, rilanciando i timori per la sicurezza dei Paesi della Nato che confinano con l’Ucraina e rischiando di complicare ulteriormente i delicati negoziati in corso con Mosca. L’aereo senza pilota si è schiantato in un campo di mais vicino al villaggio di Osiny, a circa 100 chilometri a sud-est di Varsavia. Le immagini diffuse dall’emittente locale LukowTV mostrano un bagliore seguito da una forte esplosione. L’onda d’urto ha mandato in frantumi i vetri di alcune abitazioni, mentre sul terreno è rimasto un cratere di sei metri di diametro. Nessuna persona è rimasta ferita.

Varsavia accusa Mosca: «Provocazione contro la Nato»

Durissimo il commento del ministro della Difesa polacco, Władysław Kosiniak-Kamysz, che ha accusato Mosca di «provocare ancora una volta gli Stati membri della Nato». Varsavia ha già informato gli alleati dell’Alleanza atlantica dell’accaduto, mentre da Mosca non è arrivata alcuna dichiarazione ufficiale. Non si tratta di un episodio isolato: negli ultimi mesi droni russi sono già precipitati in Romania e in Lituania, altri due Paesi Nato prossimi al confine ucraino.

Le ombre del 2022

Il caso di Osiny richiama alla memoria l’incidente di novembre 2022, quando un missile caduto sul villaggio polacco di Przewodów, vicino al confine ucraino, uccise due persone. Inizialmente attribuito a un attacco russo, l’episodio venne poi ricondotto a un razzo della contraerea ucraina partito per intercettare missili di Mosca. Il nuovo schianto arriva in un momento particolarmente sensibile: mentre in Europa e negli Stati Uniti si cerca una difficile convergenza su possibili scenari di tregua, episodi come questo rischiano di acuire le tensioni e alimentare i timori di un coinvolgimento diretto della Nato.

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