«Cercasi camerieri, purché non sardi», bufera sull’annuncio del bar di Porto Torres. Il titolare: «Sono viziati, usano soldi solo per alcol e droga»


Il ragazzino sardo, o meglio di Sassari e Porto Torres, è «maleducato, inaffidabile, non professionale». Parola di Marco Corda, imprenditore proprietario del bar Monkey sul lungomare della costa nord della Sardegna, che ha deciso di postare sui social un annuncio di ricerca personale che ha scatenato polemiche a non finire. Per lavorare al Monkey non contava l’esperienza o l’età, l’importante era non essere residente in Sardegna. Un prerequisito particolare che Corda, prima di cancellare il post dal web, ha ampiamente spiegato a partire dalla sua esperienza personale.
La scelta del bar Monkey
«Il Monkey seleziona cameriere e camerieri di sala, barman e barlady preferibilmente non residenti in Sardegna». Il polverone parte tutto da questa frase, ripresa immediatamente sui social del quotidiano La Nuova Sardegna. Marco Corda non si è tirato indietro e ha partecipato attivamente alla discussione: «Un’azienda fa i propri interessi e il mio curriculum parla chiaro. Abbiamo sempre avuto staff locali, ma mai come quest’anno abbiamo avuto difficoltà», ha raccontato. «Il problema non è il portotorrese o il sassarese. Non vi lamentate se state crescendo una generazione di persone che non hanno un futuro, viziate e che non danno valore al denaro perché c’è mammina a casa che si toglie il pane di bocca per dare i 100 euro al figliolo per ubriacarsi e drogarsi il sabato notte».
«I ragazzini sardi? Ce ne sono pochi realmente affidabili»
Il Monkey cercava – e tuttora cerca – personale per la stagione invernale 2026. Arruolate nello staff, ha spiegato Corda, ci sono già validi sassaresi e portotorresi «ma anche non residenti che magari parlano le lingue perché in una città turistica, se così la volete identificare, bisogna parlare almeno l’inglese». Il problema di prendere ragazzi del luogo, a quanto dice l’imprenditore, è che spesso non rimangono «se firmano un contratto fino al 30 settembre». E che soprattutto «ti lasciano dall’oggi al domani con scuse futili solo perché devono andare ad Alghero a ballare con gli amici o la fidanzatina li ha lasciati. Ben vengano i portotorresi e sassaresi validi ma purtroppo ce ne sono pochi realmente affidabili». Come segnala Repubblica, uno degli ultimi post del titolare prima che l’annuncio venisse cancellato segnalava che come quasi tutto lo staff del locale è sardo e le candidature per persone non isolane sono «solo due o tre».