Salvini insiste: «Macron è un po’ permaloso. Attaccati al tram non è un insulto»


«Emmanuel Macron è un po’ permaloso». Non molla il vicepremier Matteo Salvini, che nel corso di un incontro organizzato dalla Lega a Pinzolo (Trento) torna a parlare della sua frase che avrebbe irritato l’Eliseo, con tanto di convocazione dell’ambasciatrice italiana. «Attaccati al tram non è un insulto», ha aggiunto il leader della Lega. «C’è qua qualcuno che è pronto a mandare suo figlio a combattere in Russia? Macron si metta casco e giubbetto e ci vada lui», ha dichiarato.
La frase in dialetto milanese che ha fatto irritare l’Eliseo
La Francia ha convocato l’ambasciatrice italiana a Parigi, Emanuela D’Alessandro, per via «dei commenti inaccettabili» di Matteo Salvini contro il presidente francese. Salvini aveva precisato che la sua posizione contraria all’invio di truppe in Ucraina era stata fatta «da vicepresidente del Consiglio, da ministro, da segretario della Lega». E aveva invitato il presidente francese in dialetto milanese a «taches al tram», un singolare attaccarsi al tram, cioè l’invito ad andare personalmente al fronte. «Ti metti il caschetto, il giubbetto, il fucile e vai in Ucraina», aggiunse.
Salvini e il trolling continuo a Macron
Il presidente francese viene continuamente citato dal vicepremier nel suo intervento a Pinzolo. «Se andasse male il processo sul caso Open Arms, magari mi trasferisco in Francia, vediamo, chiedo asilo politico a Macron che so che mi vuole bene», ha detto. E ha poi chiesto ai presenti di essere in tanti a Pontida per la storica kermesse leghista che si terrà il 21 settembre perché «essere in tanti può essere un grande segnale per dire che difendere i confini non può essere un reato». E ancora: «Anche quest’anno avremo ospiti stranieri, a Pontida ci sarà Jordan Bardella. So che non è molto simpatico a Macron..».