Ultime notizie Donald TrumpGazaJannik SinnerTurismoVladimir Putin
ECONOMIA & LAVOROInchiesteLavoro e impresaSpagna

Basta paghetta alla figlia che guadagna più del padre, i giudici ribaltano la sentenza: la vittoria in un genitore disabile in Spagna

25 Agosto 2025 - 23:46 Ugo Milano
giudice sentenza spagna
giudice sentenza spagna
L'uomo percepisce una pensione di invalidità di 783 euro al mese e, dopo il divorzio, ha chiesto di rivedere alcuni obblighi

Un padre a cui per giunta era stata riconosciuta una disabilità non dovrà più versare l’assegno di mantenimento alla figlia, ormai adulta e lavoratrice. Lo ha stabilito il tribunale Provinciale di Alicante, in Spagna, che ha accolto il ricorso di un uomo contro una sentenza di primo grado che lo obbligava a continuare a sostenere economicamente la figlia di 28 anni, nonostante quest’ultima percepisse uno stipendio superiore al suo. Il caso giudiziario, riportato dai media locali, nasce a Orihuela, dove nel febbraio 2024 il tribunale di primo grado aveva confermato l’obbligo di mantenimento. L’uomo è un invalido con una pensione di 783 euro al mese che aveva presentato ricorso, sostenendo che la figlia aveva ormai raggiunto una piena indipendenza economica.

Quanto guadagna la figlia

I giudici di appello hanno dato ragione al padre: la giovane, infatti, lavora dal luglio 2020 con contratto a tempo indeterminato presso una fonazione, percependo circa 13.754 euro l’anno, pari a 975 euro al mese in 14 mensilità. Uno stipendio che, seppur non altissimo, supera quello del padre e che, secondo la sentenza, «rende superfluo continuare a ricevere il mantenimento paterno». La Corte ha sottolineato che il diritto al mantenimento dei figli «ha una funzione di sostegno», ma non può trasformarsi in un obbligo illimitato se i figli hanno già raggiunto stabilità e autonomia economica. Nel caso specifico, la situazione patrimoniale della giovane è stata ritenuta «chiaramente migliorata», e i suoi bisogni «pienamente soddisfatti». La decisione annulla così la sentenza precedente del tribunale e dichiara estinto l’assegno di mantenimento, pur lasciando aperta la possibilità di ulteriori ricorsi davanti alla Corte Suprema o all’Alta Corte di Giustizia della Comunità Valenciana.

leggi anche