Basta paghetta alla figlia che guadagna più del padre, i giudici ribaltano la sentenza: la vittoria in un genitore disabile in Spagna


Un padre a cui per giunta era stata riconosciuta una disabilità non dovrà più versare l’assegno di mantenimento alla figlia, ormai adulta e lavoratrice. Lo ha stabilito il tribunale Provinciale di Alicante, in Spagna, che ha accolto il ricorso di un uomo contro una sentenza di primo grado che lo obbligava a continuare a sostenere economicamente la figlia di 28 anni, nonostante quest’ultima percepisse uno stipendio superiore al suo. Il caso giudiziario, riportato dai media locali, nasce a Orihuela, dove nel febbraio 2024 il tribunale di primo grado aveva confermato l’obbligo di mantenimento. L’uomo è un invalido con una pensione di 783 euro al mese che aveva presentato ricorso, sostenendo che la figlia aveva ormai raggiunto una piena indipendenza economica.
Quanto guadagna la figlia
I giudici di appello hanno dato ragione al padre: la giovane, infatti, lavora dal luglio 2020 con contratto a tempo indeterminato presso una fonazione, percependo circa 13.754 euro l’anno, pari a 975 euro al mese in 14 mensilità. Uno stipendio che, seppur non altissimo, supera quello del padre e che, secondo la sentenza, «rende superfluo continuare a ricevere il mantenimento paterno». La Corte ha sottolineato che il diritto al mantenimento dei figli «ha una funzione di sostegno», ma non può trasformarsi in un obbligo illimitato se i figli hanno già raggiunto stabilità e autonomia economica. Nel caso specifico, la situazione patrimoniale della giovane è stata ritenuta «chiaramente migliorata», e i suoi bisogni «pienamente soddisfatti». La decisione annulla così la sentenza precedente del tribunale e dichiara estinto l’assegno di mantenimento, pur lasciando aperta la possibilità di ulteriori ricorsi davanti alla Corte Suprema o all’Alta Corte di Giustizia della Comunità Valenciana.