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Trump risente Putin, la presa in giro su Zelensky: «Non spendiamo più un dollaro per l’Ucraina, ma finiremo il lavoro»

25 Agosto 2025 - 18:55 Stefania Carboni
donald trump putin zelensky ucraina
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«Putin non vuole incontrare il presidente ucraino perché non gli piace»: cosa ha detto presidente Usa allo Studio Ovale

«Non spendiamo più alcun soldo per l’Ucraina, noi trattiamo con la Nato e non con Kiev». Lo ha dichiarato il presidente americano Donald Trump parlando ai giornalisti nello Studio Ovale, ribadendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere la sicurezza dell’alleanza atlantica, ma non erogheranno ulteriori fondi direttamente a Kiev. Il presidente americano ha riferito che, dopo il summit della scorsa settimana con Volodymyr Zelensky e i leader europei, ha avuto un nuovo colloquio con Vladimir Putin. «Tutte le conversazioni con lui sono buone: poi arriva una nuova bomba su Kiev o su qualche altra città. Se fossi stato io presidente prima dell’inizio del conflitto, questa guerra non sarebbe mai iniziata. Ma riusciremo a portare a termine il lavoro», ha dichiarato Trump. Il tutto, però, senza più spedire un dollaro a Kiev. Poi, parlando di Zelensky, lo ha definito «il più grande venditore del mondo» perché ogni volta che lasciva la Casa Bianca «si portava via milioni di dollari». Sul perché Putin non voglia incontrare Zelensky, Trump ha liquidato la questione con un semplicistico: «Perché non gli piace».

La guerra in Ucraina

Nel frattempo, il conflitto tra Russia e Ucraina prosegue. Nella notte le forze di Mosca hanno attaccato, con 104 droni di vario tipo, inclusi i kamikaze Shahed, 76 dei quali sono stati abbattuti o neutralizzati. Lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev. Ventotto velivoli senza pilota nemici hanno colpito 15 località ed i detriti dei droni distrutti sono caduti in quattro località. Di rimando la Russia ha accusato l’Ucraina di aver lanciato attacchi con droni che hanno innescato un incendio in una centrale nucleare nella regione occidentale di Kursk durante la notte, mentre l’Ucraina celebrava i 34 anni della sua indipendenza. Sebbene l’attacco abbia danneggiato un trasformatore, assicura il Cremlino, i livelli di radiazione sono rimasti entro i limiti normali. L’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite ha dichiarato di essere a conoscenza di resoconti di stampa, ma di non aver ricevuto conferme indipendenti. Ha aggiunto che il suo direttore generale, Rafael Mariano Grossi, ha affermato che «ogni impianto nucleare deve essere protetto in ogni momento». L’Ucraina non ha commentato immediatamente il presunto attacco.

La Cina smentisce l’invio di truppe di peacekeeping

Intanto Pechino bolla come false le indiscrezioni secondo cui avrebbe espresso la volontà di partecipare a una potenziale missione internazionale di mantenimento della pace in Ucraina. Lo riporta China Daily. «I resoconti non sono basati sui fatti», ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri, Guo Jiakun, durante una conferenza stampa quotidiana, sottolineando che la posizione della Cina sulla crisi ucraina «è sempre stata coerente e chiara».

Berlino: «Putin non si illuda, saremo sempre il secondo maggior sostenitore dell’Ucraina»

«Putin non dovrebbe farsi illusioni sul fatto che il sostegno della Germania all’Ucraina possa vacillare»: lo ha dichiarato il ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, al suo arrivo a Kiev per una visita non annunciata, come riporta l’agenzia di stampa Reuters sul suo sito. «Al contrario, rimaniamo il secondo maggiore sostenitore dell’Ucraina a livello mondiale e il più grande in Europa», ha aggiunto, sottolineando che «l’Ucraina può continuare a contare sulla Germania».

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