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Bassano Del Grappa, fermato l’aggressore del professore. Lo aveva colpito con un coltello alla schiena dopo il no a una sigaretta

26 Agosto 2025 - 15:18 Stefania Carboni
professore accoltellato sigaretta
professore accoltellato sigaretta
L'agguato in pieno centro. Il fermato è un 30enne, con problemi psichici

I carabinieri della stazione ferroviaria di Bassano del Grappa, Vicenza, hanno fermato un trentenne per l’accoltellamento del docente del liceo “Brocchi”, assalito ieri mattina alla schiena dopo il suo no alla richiesta di una sigaretta. L’uomo, che avrebbe dei seri problemi psichiatrici, stava per salire a bordo di un treno. È stato identificato grazie alle immagini di videosorveglianza.

Il 30enne avrebbe aggredito il professore alle 7,30 di lunedì 25 agosto, quando ancora per strada, a Bassando Del Grappa, c’erano pochissime persone. Avrebbe colpito alla schiena il docente, dopo aver ricevuto un no per una sigaretta. L’agguato è avvenuto nel centrale viale XI Febbraio. La vittima, ferita gravemente, è stata portata d’urgenza in sala operatoria. La lama del coltello gli è stata conficcata nella spina dorsale, fermandosi a pochi millimetri dall’aorta e dal midollo spinale.

Zaia: «Rischiare la vita per un balordo è inammissibile»

«Rischiare la vita perché un balordo violento ti accoltella alla schiena per il rifiuto di una sigaretta, o senza alcun motivo come accaduto dal Direttore Generale dell’Ulss Pedemontana Bramezza nella sua città di residenza, non è ammissibile in una terra civile e pacifica come il Veneto. Al professore accoltellato invio il mio grande augurio di pronta guarigione perché quella lama, conficcata tra due organi vitali, è stata a millimetri dall’essere fatale», ha dichiarato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, alla luce del fatto. «La ferita aggiunge – era talmente grave che i nurochirurghi del San Bortolo di Vicenza, dove la vittima era stata trasferita dal San Bassiano, hanno dovuto affrontare un intervento delicato e difficile. A loro i migliori complimenti per la professionalità e le capacità dimostrate». «Di fronte a queste situazioni – conclude Zaia – dobbiamo fare squadra per individuare contromisure efficaci, a cominciare dal presidio del territorio fino ad arrivare, se necessario, anche a un inasprimento delle norme a tutela delle persone per bene».

(foto di Andres Siimon su Unsplash)

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