Lorenzo Bonicelli, la reazione alla dedica di Sofia Raffaeli: «Gli hanno fatto vedere il video: ha pianto». Parla il padre: come sta l’azzurro


Durante l’orario di visita pomeridiano al Niguarda di Milano, la famiglia ha mostrato a Lorenzo Bonicelli il video della medaglia d’oro vinta da Sofia Raffaeli ai Mondiali di Rio al cerchio, insieme alla dedica della campionessa italiana. «Era felice e commosso allo stesso tempo, non si aspettava quelle parole», racconta il papà Simone Bonicelli, appena uscito dalla Neurorianimazione dove il figlio è ricoverato dal 7 agosto. Nonostante le sue condizioni, Lorenzo ha voluto subito reagire al gesto di Raffaeli, racconta Repubblica. «Attraverso il presidente della Federginnastica Andrea Facci, Lorenzo ha voluto subito complimentarsi con Sofia per la vittoria e ringraziarla per il suo pensiero. Vale molto per lui», spiega il padre, che dal 23 luglio non ha mai lasciato solo il figlio.
L’incidente che ha cambiato tutto
La vita del 23enne è cambiata in un mercoledì di luglio, durante un esercizio agli anelli nelle qualificazioni alle Universiadi di Essen. Una caduta terribile ha provocato la sublussazione della quinta vertebra, richiedendo un intervento chirurgico immediato. Dopo il risveglio dal coma farmacologico, il 7 agosto è arrivato il trasferimento in Italia con l’aeroambulanza.
Il lungo percorso di recupero
«Il percorso di Lorenzo è ancora nella prima fase, quella del recupero dei parametri vitali necessari per passare alla seconda, la riabilitazione motoria, che sarà lunga e delicata», spiega Simone. I progressi ci sono ma i tempi sono più lenti del previsto. «Lorenzo, che dal punto di vista cognitivo è sempre rimasto vigile, non vede l’ora di affrontare le nuove sfide». Le terapie attuali puntano al recupero della capacità polmonare, non ancora sufficiente per il trasferimento all’Unità spinale. Da alcuni giorni respira autonomamente, una conquista importante. «Mio figlio lo sa bene che servirà pazienza, però soffre perché il suo è un corpo abituato ad allenarsi otto ore al giorno. Invece si è ritrovato dall’oggi al domani immobilizzato in un letto».
La forza della famiglia unita
I momenti più difficili la famiglia li affronta insieme. «Ci trasmettiamo forza a vicenda, a volte siamo giù di morale noi, a volte Lorenzo. Ma ci sosteniamo», racconta il papà. Il segreto è l’organizzazione: «I nostri lavori ci permettono di fare in modo che ci sia sempre qualcuno della famiglia con lui. Uno, sempre. Spesso due o tre. A volte quattro, un’invasione». La dedica di Sofia Raffaeli si aggiunge ai tanti messaggi di sostegno ricevuti in questo mese. «Lorenzo se li merita. Prima dell’incidente era sempre stato accompagnato da una grande passione, ha passato in palestra praticamente ogni giorno da quando aveva sette anni». Oggi, nonostante tutto, «vedo nei suoi occhi la stessa determinazione, vuole ricominciare. E noi saremo lì al suo fianco, ogni giorno, come sempre».