Femminicidio di Denisa Adas, Vasile Frumuzache accusato anche di premeditazione. Ora la procura cerca dei complici


Vasile Frumuzache, 32 anni, guardia giurata di origine romena, si trova già in carcere dopo aver confessato l’uccisione di Denisa Paun Adas. La procura di Prato gli ha notificato oggi, 3 settembre, l’avviso di conclusione indagini, che lo vedono accusato anche di premeditazione. L’uomo ammise l’omicidio di Denisa, sostenendo con gli inquirenti di aver agito da solo. Ma dalle indagini la procura pratese sospetta che l’assassino possa essersi avvalso di alcuni complici, di cui però non si conosce ancora l’identità. A sostegno delle contestazioni, nei documenti depositati dalla procura, ci sono i due sopralluoghi fatti da Frumuzache sul luogo dell’omicidio, un hotel a Prato dove Adas – anche lei romena – lavorava come prostituta, per controllare le vie di accesso e di fuga. Aggrava il delitto anche l’accanimento sul cadavere della donna, trovato 20 giorni dopo in un campo vicino a Montecatini Terme (PT). Avrebbe ucciso per non subire un ricatto da 10mila euro. Secondo l’uomo, infatti, Adas lo minacciava di rivelare tutto alla moglie.
L’omicidio nella notte tra 15 e 16 maggio
Dopo aver ucciso Denisa Adas per strangolamento, l’uomo avrebbe portato il cadavere a casa. Poi avrebbe tentato di renderlo irriconoscibile, prima decapitando il corpo e dopo cercando di bruciarne il volto di cui, scrive la procura, «venivano rinvenuti frammenti ossei carbonizzati all’interno del giardino di pertinenza della sua abitazione». La mattina stessa, il 16 maggio 2025, avrebbe caricato il cadavere in macchina, all’interno di una valigia, e abbandonato vicino a un casolare nel comune di Montecatini Terme. Confermano la dinamica l’esame dei tabulati telefonici e i registri delle telecamere che controllano le targhe a Prato.
La seconda vittima
Poco dopo la prima confessione Frumuzache aveva ammesso di aver ucciso un’altra donna: Ana Maria Andrei, romena, che era scomparsa da luglio 2024. «Si è rifiutata di avere un rapporto sessuale, poi le ho messo le mani al collo», aveva raccontato l’ex guardia giurata agli inquirenti. La macchina di Andrei era parcheggiata sotto l’abitazione della guardia giurata, ridipinta e con un’altra targa. Il corpo ritrovato non lontano da quello di Denisa Adas.