Flotilla, Meloni risponde a Schlein: «Usare i canali umanitari già attivi avrebbe evitato rischi, ma tuteleremo i nostri connazionali»


È arrivata la risposta della premier Giorgia Meloni alla lettera inviata ieri dalla segretaria del Pd Elly Schlein nella quale chiedeva al governo come intendesse tutelare la sicurezza dei partecipanti alla Global Sumud Flotilla, in particolare quella dei naviganti italiani. Meloni ha sottolineato che sarebbe preferibile portare avanti le iniziative di sostegno umanitario a Gaza attraverso i «canali umanitari già attivi» poiché questo «eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa Global Sumud Flotilla ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza». La premier non manca di rilevare anche che la spedizione partita da Barcellona «possa avere anche una finalità di natura simbolica o politica».
Meloni: «Saranno adottate tutte le misure di sicurezza»
Ciò nonostante Meloni assicura che il Governo Italiano metterà in campo tutte le risorse disponibili: «saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora», conclude la risposta. Nella lettera inviata ieri da Schlein, la segretaria del Pd ricordava alla premier che «la missione umanitaria nata dal basso, non violenta e pacifica, che si svolgerà nel rispetto del diritto internazionale, vede l’adesione di 44 delegazioni da tutto il mondo di migliaia di attiviste e attivisti tra i quali vi sono molti cittadini italiani nonché quattro parlamentari della Repubblica italiana appartenenti a varie forze politiche», sottolineando l’adesione del deputato Arturo Scotto e dell’eurodeputata Annalisa Corrado del Partito Democratico.