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Tiziano Ferro si ritrova, ok la coppia Annalisa/Mengoni, male Clara, Bocelli Junior massacra un capolavoro – Le nostre recensioni

07 Settembre 2025 - 14:59 Gabriele Fazio

Tiziano Ferro – Cuore rotto

Non è extraterrestre essere costretti ad attraversare il buio tunnel di un Cuore rotto, appunto, per ritrovare sè stessi. E la cosa vale per tutti, anche per illuminati professionisti del pop, quindi anche per Tiziano Ferro, che racconta il dolore della fine del suo matrimonio in un pezzo che sorprende due volte. La prima concettualmente: Tiziano Ferro rinuncia alla ballad strappalacrime (e non solo), alla celebrazione del ricordo sbiadito, dell’assenza e della paura del futuro. E menomale, non lo ringrazieremo mai abbastanza per averci graziato dall’ennesima patetica trafila di immagini trite e ritrite. No, Tiziano Ferro distrugge tutto, come si vede nel video (o nella foto sopra), con ambivalenti sensazioni, è chiaro, è normale, è comune, è, soprattutto, autentico. Non ricordiamo infatti un brano in cui dolore, rabbia e rinascita si mescolino con tale audacia e veridicità. Così ci regala un monologo solitario e affannato, parole e musica che inseguono il suo cuore spezzato e i suoi nervi tesi, traducendo il tutto in un uptempo dal forte carattere. L’uptempo, e qui arriviamo alla seconda sorpresa, che aspettiamo da Tiziano Ferro da quasi quindici anni, una versione più matura di quel pop entusiasmante della prima parte della sua carriera. Cuore rotto rappresenta la maturità del Ferro di Sere nere, Xdono, Rosso relativo, Stop! Dimentica e La differenza tra me e te; il cantautore di Latina ha rispolverato quella visione della narrativa in stop motion, quella verve fulminea, quell’utilizzo dei silenzi, delle pause e il rientro in voce a gamba tesa. Il miglior Tiziano Ferro infatti. Rigenerato lui, rigenerante per noi. Bisogna essere onesti: mancavi.