La sinistra si veste di rosso per Gaza al Parlamento Ue. Ma Pd, Verdi e M5S si dividono sulla «svolta» anti-Israele di von der Leyen – Il video
Da Strasburgo – Mentre Ursula von der Leyen pronunciava il suo discorso sullo stato dell’Unione, una buona parte degli scranni del Parlamento europeo si è tinta di rosso. È il risultato di un’iniziativa promossa da Socialisti, Verdi e Sinistra, che si sono accordati per presentarsi in aula – in uno degli appuntamenti più attesi dell’anno – tutti vestiti di rosso per denunciare le conseguenze delle azioni militari di Israele a Gaza ed esprimere solidarietà al popolo palestinese.
Le novità annunciate da von der Leyen
Nel suo intervento a Strasburgo, la presidente della Commissione europea ha pronunciato parole di condanna nei confronti del governo di Benjamin Netanyahu e, soprattutto, ha annunciato tre importanti proposte che il suo esecutivo intende portare avanti: la sospensione del sostegno bilaterale a Israele, inclusi i pagamenti, l’imposizione di sanzioni contro i ministri estremisti e contro i coloni violenti, la sospensione parziale dell’Accordo di Associazione sulle questioni commerciali tra Ue e Israele. Un segnale politico chiaro, soprattutto in vista della risoluzione su Gaza che l’assemblea Ue voterà domani – giovedì 11 settembre – e su cui le diverse anime politiche non sembrano riuscire a trovare una sintesi.
La voce degli eurodeputati italiani
«Se dovessi dare un titolo al discorso di von der Leyen su Gaza, sceglierei “Meglio tardi che mai”. Ha preso impegni sorprendenti che noi socialisti chiedevamo da tanto tempo», dice l’eurodeputato del Pd, Dario Nardella, ai microfoni di Open. Più duro il giudizio di Ignazio Marino, che siede trai banchi dei Verdi e accusa la Commissione europea di non fare abbastanza: «Il fatto che Gaza venga rasa al suolo con un atto di genocidio lo troviamo gravissimo. Ed è altrettanto grave che von der Leyen non abbia detto una sola parola di fatti concreti che intende prendere, per esempio fermando l’esportazione di armi a Israele». Una posizione simile arriva anche da Gaetano Pedullà, eurodeputato del Movimento 5 stelle, che aggiunge: «La decisione più importante, urgente e necessaria, ossia lo stop ai rapporti con Israele e alla vendita di armi, non è stata presa».
Foto copertina: EPA/Ronald Wittek | Gli eurodeputati dei partiti progressisti al Parlamento europeo vestiti di rosso per esprimere vicinanza al popolo palestinese