«Djokovic è un traditore»: i media serbi attaccano il tennista, lui si trasferisce in Grecia: cosa è successo


Con la splendida semifinale raggiunta agli Us Open – persa contro un inarrestabile Alcaraz – Novak Djokovic è tornato al n.3 del ranking mondiale. Il posto dove invece non tornerà è la Serbia, suo Paese natale, che ha deciso di lasciare per trasferirsi in Grecia. La ragione del trasloco non sarebbe sportiva, quanto personale: dopo essere stato per anni celebrato come un eroe nazionale, il fuoriclasse è rimasto amareggiato dall’etichetta di “traditore” che gli è stata affibbiata per aver sostenuto le proteste degli studenti che hanno infiammato il Paese nei mesi scorsi.
Le proteste in Serbia e le critiche del governo a Djokovic
Il 1° novembre 2024 il tragico crollo di una tettoia nella stazione di Novi Sad aveva provocato la morte di 15 persone e innescato mesi di proteste contro le istituzioni, accusate di corruzione e controllo dei media. L’apice era stato raggiunto tra gennaio e febbraio, quando un’enorme mobilitazione di giovani e universitari aveva prodotto un terremoto politico, portando alle dimissioni del primo ministro Vučević. In quei giorni anche Djokovic aveva supportato le proteste, presentandosi al derby di Eurolega con una felpa con la scritta «Gli studenti sono i campioni». Un sostegno niente affatto gradito al presidente Vučić, che recentemente ha apostrofato il campione come «falso patriota e traditore».
Djokovic potrebbe giocare in Grecia l’ultimo torneo della stagione: il suo
Il voltafaccia del suo Paese d’origine potrebbe essere la ragione per cui Djokovic lascia la Serbia per Atene. Secondo le indiscrezioni, il campione serbo avrebbe già iscritto i due figli, Stefan e Tara, in una scuola di lingua inglese della capitale, mentre la residenza della famiglia del tennista sarebbe a Glifada, un quartiere residenziale al sud della città. Nei giorni scorsi è già stato visto allenarsi con il figlio al Kavouri Tennis Club, in quelli che sono i primi colpi in vista dell’ultimo torneo della sua stagione. Come annunciato agli Us Open, infatti, Nole non parteciperà ad altri tornei quest’anno. Con due eccezioni: la prima potrebbero essere le Atp Finals, a cui avrebbe diritto; l’altra, già annunciata, è invece il torneo di proprietà della sua famiglia, il Belgrade Open. Direttore di questo torneo, facente parte del circuito Atp 250, è Djordje Djokovic, il fratello minore di Nole. Che ora potrebbe decidere di spostare ad Atene la manifestazione, come a dare un metaforico smash al suo «ingrato» Paese.