Russia e Bielorussia lanciano l’esercitazione militare «Zapad 2025»: di cosa si tratta?


L’operazione «Zapad 2025», traducendo dal russo «Occidente 2025», indica una serie di esercitazioni militari congiunte tra Russia e Bielorussia, iniziate il 12 settembre 2025 e in programma fino al 16. L’obiettivo ufficiale è quello di migliorare le capacità dei due eserciti, rafforzare la cooperazione tra le truppe e addestrarle per missioni di pace e sicurezza. Le manovre previste sono divise in due fasi. La prima si occupa di respingere un attacco contro Russia e Bielorussia, la seconda di ripristinare l’integrità territoriale. Un punto particolarmente delicato è quello riguardante l’addestramento all’uso di armi nucleari e nuovi missili a raggio intermedio stazionati in Bielorussia.
September 12, 2025
Il Corridoio di Suwałki e la preoccupazione della NATO
Le esercitazioni militari Zapad 2025 si svolgono in Russia e Bielorussia. Sebbene Minsk affermi che la maggior parte delle manovre avvenga lontano dai confini, alcune unità operano vicino a Polonia e Lituania. Questa vicinanza preoccupa molto gli alleati, soprattutto Polonia, Lituania e Lettonia. In particolare preoccupa il corridoio di Suwałki, una stretta striscia di terra che collega Polonia e Lituania, incastrata tra Bielorussia e Kaliningrad. Da tempo questa striscia di terra è vista come punto debole della Nato e considerata il possibile primo bersaglio nel caso di un eventuale attacco russo. In seguito alle vicende del 10 settembre, quando 19 droni russi hanno invaso lo spazio aereo polacco, il Primo Ministro polacco Donald Tusk ha risposto alle esercitazioni russe definendole «molto aggressive» e ha innalzato l’allerta, chiudendo i confini con la Bielorussia dal 12 settembre. Anche Lituania e Lettonia hanno aumentato le misure di sicurezza e chiuso in parte il loro spazio aereo.
September 10, 2025
La risposta di Russia e Bielorussia
Russia e Bielorussia sostengono che le esercitazioni fossero pianificate da tempo e che non siano dirette contro nessuno. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito le preoccupazioni europee «reazioni emotive» e ha negato che i droni abbiano colpito volontariamente la Polonia, ipotizzando deviazioni di rotta. A questo si è aggiunto il presidente bielorusso Lukashenko definendo l’idea di un attacco al corridoio di Suwałki come un’«assurdità». Tuttavia, queste dichiarazioni non rassicurano gli analisti occidentali che vedono nelle esercitazioni e negli incidenti con i droni un test delle difese NATO. Nonostante il minor numero di truppe coinvolte, l’operazione «Zapad 2025» ricorda la «Zapad 2021», svolta poco prima dell’invasione dell’Ucraina, vista dalla NATO come un possibile segnale o una copertura di nuove mosse aggressive russe, il che suscita forte preoccupazione.