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Torna dalle vacanze e trova la scritta omofoba sul suo armadietto dell’ospedale: «Fr***o del c***o». La denuncia dell’infermiere Mattia Montanari

13 Settembre 2025 - 18:22 Ugo Milano
mattia montanari omofobia denuncia armadietto
mattia montanari omofobia denuncia armadietto
È la stessa vittima ad aver raccontato il fatto con un lungo post social: «Chi ha fatto questo non sa amare, provoca dolore per farsi una risata»

Tre parole, quattordici lettere scritte senza motivo con un pennarello indelebile sull’armadietto dell’ospedale in cui Mattia Montanari lavora come infermiere. Una frase che ha sorpreso il dipendente dell’ospedale Bufalini di Cesena al rientro dalle vacanze: «Fr***o del c***o». È stato lo stesso Montanari a denunciare l’accaduto con un post sui social media: «Due giorni fa sono tornato al lavoro dopo due settimane di ferie. Sono stato accolto da questa scritta sul mio armadietto. Tre parole scritte con l’indelebile, nello spogliatoio del personale, davanti al passaggio di tutte le persone che lavorano e si cambiano lì. Così. Senza un perché. Senza una ragione. Tre parole cariche di odio scritte proprio per ferire, per odiare, per disprezzare, con l’intento di farmi del male».

La denuncia social: «Non sapete amare, vomitate cattiveria»

Niente, negli ultimi giorni lavorativi prima delle ferie, aveva fatto presagire un atto omofobo del genere, un insulto gratuito che avrebbe portato a «collegare la mia faccia con quelle tre parole in modo indelebile». Lo sfogo di Mattia Montanari continua: «Non c’è niente da ragionare, non c’è niente da comprendere, il tuo odio non è frutto di un’opinione», dice riferendosi al misterioso autore. «È feccia, è degrado, è livore. È pura cattiveria, del non conoscere le basi del rispetto, della convivenza civile, della tolleranza, dell’amore. Tu e quelli come te non sapete amare, non siete in grado di farlo, non sapete provare sentimenti positivi, siete solo colmi di odio e cattiveria e la vomitate senza freni». 

La rabbia di Montanari: «Provocate dolore per farvi una risata»

Per Montanari, però, la questione non è solo personale. «Io ho le spalle larghe, vivo la mia vita alla luce del sole, con mio marito, la mia famiglia e i miei amici, e continuerò a farlo, come prima, più di prima. Siete voi che siete sbagliati. E lo dico ancora, siete sbagliati. Non c’è posto per voi in questo mondo, non lo meritate. Ma quanti Mattia ci sono al mondo diversi di me? Ci avete mai pensato?», scrive. «Avete mai saputo immedesimarvi nelle sofferenze della gente? Avete mai pensato che perfino qualcuno vicino a voi sta combattendo una tremenda battaglia interiore e tutto questo sarebbe devastante? No perché voi non ci pensate, a voi non ve ne frega niente del dolore degli altri. Ci sguazzate, proliferate. L’importante è che ci si faccia una risata». 

La reazione dell’azienda e del sindaco

L’azienda ospedaliera si è immediatamente schierata in difesa del suo dipendente: «Vogliamo assicurare che faremo tutto il possibile per far luce sull’accaduto, valutando anche le possibili azioni legali da intraprendere», si legge in una nota dell’Ausl Romagna. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca: «È un gesto vile e intollerabile. Non può passare sotto silenzio e nemmeno essere minimizzato». 

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