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Roma, Meloni alla festa dell’Udc: «Noi accusati di odio da chi festeggia l’omicidio di Kirk. Clima insostenibile, la sinistra smetta di minimizzare»

13 Settembre 2025 - 12:46 Ugo Milano
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La presidente del Consiglio: «Ho letto commenti disumani sull'assassinio». Poi l'affondo contro Odifreddi

«Vengo da una comunità politica che spesso è stata accusata di diffondere odio, guarda un po’ dagli stessi che festeggiano e giustificano l’omicidio intenzionale di un ragazzo che aveva la colpa di difendere con coraggio le sue idee». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenuta oggi – sabato 13 settembre – alla festa nazionale dell’Udc a Roma, ha commentato l’assassinio di Charlie Kirk, attivista ultraconservatore statunitense e fondatore di Turning Point USA, alleato politico di Donald Trump. Per Meloni, Kirk rappresentava una figura scomoda perché portava avanti le sue idee: «Semplicemente si sedeva in pubblico e consentiva a chiunque di sfidarlo in un dibattito su qualsiasi tema perché era convinto delle sue idee. Lo faceva con il sorriso sulle labbra, lo faceva con rispetto, faceva paura per questo».

L’accusa alla sinistra: «Basta giustificare la violenza»

La premier ha poi denunciato il clima di odio e le reazioni apparse sui social e sui media dopo l’omicidio dell’attivista, attaccando anche il matematico Piergiorgio Odifreddi: «Ho letto commenti disumani, Odifreddi ha detto che sparare a Martin Luther King e a un rappresentante Maga non è la stessa cosa. Dobbiamo immaginare pene inferiori per chi spara a un esponente di destra. Credo sia arrivato il momento di chiedere conto alla sinistra italiana di questo continuo minimizzare o giustificazionismo della violenza contro chi non la pensa come loro. È ora di dire chiaramente che queste tesi sono pericolose, impresentabili e antitetiche a qualsiasi embrione di democrazia».

Manovra, premierato, giustizia

Passando ai temi interni, Meloni ha rivendicato le scelte economiche del suo governo e la direzione intrapresa: «Noi abbiamo smesso di gettare i soldi dei cittadini dalla finestra, nonostante i debiti da pagare che ci hanno lasciato i nostri predecessori non abbiamo aumentato le tasse ma le abbiamo abbassate. E vogliamo proseguire in questa direzione come sapete ora concentrandoci con la prossima legge di bilancio sul ceto medio». Ha, inoltre, ribadito l’intenzione dell’esecutivo di portare avanti la riforma del premierato, come risposta alla domanda di stabilità da parte degli elettori: «Vogliamo archiviare la stagione dei governi tecnici, arcobaleno, che passano sulla testa dei cittadini. I cittadini – ha proseguito – chiedono governi politici, stabili, e vogliamo rispondere a questa richiesta con la riforma del premierato, necessaria per rafforzare la democrazia e l’economia. Stiamo vedendo come la stabilità faccia la differenza, solo un governo stabile può avere visione». Infine, un passaggio sul fronte giustizia, con l’annuncio di riforme strutturali per contrastare le dinamiche interne alla magistratura: «Andremo avanti sulla separazione delle carriere, sulla riforma del Csm, perché vogliamo spezzare il sistema correntizio che ha umiliato la magistratura e rendere la giustizia più giusta per i cittadini».

Foto copertina: ANSA / FILIPPO ATTILI/ US PALAZZO CHIGI

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