«Teniamoci pronti a bloccare tutto»: l’annuncio dei Pro-Pal di Torino per la Global Sumud Flotilla


«Teniamoci pronti a bloccare tutto». È questo l’avviso, più che l’appello, diffuso sui social da Torino per Gaza, un coordinamento cittadino nato nel dicembre 2023, che riunisce collettivi studenteschi e altre realtà cittadine. L’appuntamento è fissato per lunedì 22 settembre in occasione dello sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base, ma, come avverte il collettivo, la mobilitazione potrebbe partire in qualsiasi momento: «Gli eventi potrebbero evolvere in maniera molto rapida e la Global Sumud Flotilla potrebbe essere intercettata dalle forze di occupazione israeliane già nei prossimi giorni». Torino per Gaza rilancia infatti l’annuncio fatto dai portuali di Genova in occasione della partenza delle navi cariche di aiuti umanitari diretti a Gaza.
Le ragioni della protesta
Nel testo del messaggio diffuso online si legge che «Il blocco è uno strumento collettivo di lotta che permette di interrompere, in modo più o meno prolungato, il passaggio di persone, merci o veicoli. Fare un blocco significa usare i nostri corpi per occupare lo spazio, esercitare pressione e impedire lo svolgimento di una quotidianità che prova a normalizzare e abituarci alla violenza genocida di Israele». Secondo il coordinamento queste azioni si rendono necessarie per via dell‘immobilità delle istituzioni europee e italiane: «Sappiamo di non poterci aspettare più nulla dalle istituzioni del nostro paese e dai governi europei, che mentre affermano di sostenere la popolazione di Gaza con aiuti umanitari garantiscono il sostegno politico, economico e militare allo Stato d’Israele aumentando la spesa bellica e preparandoci a un futuro in guerra».
«Saremo muri umani»
«Saremo muri umani di giovani, anziani, bambin* e famiglie, a difesa del popolo palestinese e della Sumud Flotilla”, prosegue l’appello, invitando la cittadinanza ad unirsi alla manifestazione «Più saremo, più sarà difficile fermarci. Più sarà efficace il blocco, più saremo in grado di infliggere un danno reale a questo sistema che si arricchisce sul sangue palestinese» conclude. Per la giornata di Lunedì 22 sono previsti due appuntamenti distinti: il primo alle 11 presso il Palazzo Nuovo e in seguito alle 18 in Piazza Castello.