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Morto Robert Redford, addio al gigante di Hollywood che fondò il Sundance Film Festival

16 Settembre 2025 - 14:24 Ugo Milano
robert redford
robert redford
Tra i film in cui ha recitato «Tutti gli uomini del presidente, «La mia Africa», «I tre giorni del Condor». Ma è grazie alla regia che si è avvicinato alla celebre statuetta

Robert Redford, storico attore e regista del grande schermo diventato premio Oscar, è morto martedì mattina presto nella sua casa nello Utah. Aveva 89 anni. Lo riporta il New York Times. La sua morte, avvenuta sulle montagne fuori Provo, Utah, è stata confermata da Cindi Berger, amministratore delegato dell’agenzia pubblicitaria Rogers & Cowan PMK. Ha affermato che l’uomo è morto nel sonno, ma non ha fornito una causa specifica sul decesso.

Fondò il Sundance Film Festival, gli Oscar nel 1981 e 2002

«Tutti gli uomini del presidente, «La mia Africa», «I tre giorni del Condor» sono solo alcuni dei film più celebri in cui ha recitato. Redford nel 1990 fondò con l’amico regista Sydney Pollack il Sundance Film Festival, con il quale si impegnò nella promozione del cinema indipendente. Distante dal divismo hollywoodiano, Redford credeva nel valore culturale e sociale del cinema e si era impegnato nei suoi film ad affrontare temi complessi come il lutto e la corruzione politica. Nel corso della sua lunga carriera ha ricevuto due premi Oscar: uno nel 1981 come miglior regista per la sua opera prima Gente comune (che vinse altre tre statuette) e uno alla carriera nel 2002. Per l’Academy fu candidato altre tre volte: per La stangata (1973) come miglior attore e per Quiz Show (1994) come miglior regista e miglior film. Nel 2017 ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera.

L’impegno per l’ambiente

Lontano dal grande schermo Redford si fece sempre portavoce di cause ambientali. L’attore si era speso con successo contro la costruzione di una centrale elettrica in Utah e nel 2013 aveva prestato il suo volto ad alcuni spot televisivi per l’organizzazione di protezione ambientale Natural Resources Defense Council, in cui veniva chiesto all’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama di adottare misure per ridurre le emissioni di gas serra. Redford produsse inoltre la serie di documentari Ocean Warriors, impegnati a mostrare come l’organizzazione di conservazione marina Sea Shepherd e altre organizzazioni di protezione ambientale si battessero per porre fine alla pesca illegale.

Omaggi da Hollywood e non solo

In queste ore sono in tanti, e non solo colleghi, a esprimere il loro cordoglio per la scomparsa di Redford. Per Meryl Street, coprotagonista di Redford in La mia Africa, l’attore fu «uno dei leoni e un amico», mentre lo scrittore Stephen King ne ha elogiato il lavoro, ricordandolo come parte «di una nuova ed eccitante Hollywood degli anni Settanta e Ottanta». Al «bellissimo film I tre giorni del Condor, prodotto da Dino Laurentiis» va il ricordo di Aurelio De Laurentiis, che ha definito Redford «un grande attore e un grande regista». Commosso anche l’omaggio del Sundance Institute, fondato da Redford: «Ci mancheranno la sua generosità, la sua chiarezza di intenti, la sua curiosità, il suo spirito ribelle e il suo amore per il processo creativo. Siamo onorati di essere tra i custodi della sua straordinaria eredità, che continuerà a guidare l’Istituto in perpetuo».

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