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Trump celebra Robert Redford: «Era il più hot, un grande». L’attore in passato si era scagliato contro il tycoon, definendolo un «dittatore»

16 Settembre 2025 - 17:40 Valentina Romagnoli
trump redford
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La star di Hollywood è scomparsa martedì 16 settembre a 89 anni. Il presidente Usa: «Ha avuto degli anni in cui era il migliore»

Donald Trump ha porto l’altra guancia ad Hollywood. Il presidente degli Stati Uniti ha voluto rendere omaggio, con un pizzico di nostalgia, a Robert Redford, scomparso oggi, martedì 16 settembre, all’età di 89 anni. Noto per le sue posizioni progressiste, l’attore nel 2019 aveva definito il presidente «un dittatore all’attacco dei valori di questo Paese». Nonostante le pesanti critiche e le posizioni opposte, il tycoon ha deciso di celebrarlo lo stesso. A seguito di una domanda postagli dai giornalisti proprio in merito alla morte della star del cinema, Trump lo ha definito «un grande», come riporta l’Ansa.

La commemorazione da parte di Trump

«È tempo che Trump se ne vada, ed è nostra responsabilità far sì che questo accada, tramite il voto», aveva detto Redford nel 2019, come riporta un servizio di Hollywood Reporter. Eppure oggi che il grande del cinema si è spento, nella sua casa nello Utah, Trump ha deciso di ricordarlo con parole di stima. «Robert Redford ha avuto una serie di anni in cui nessuno è stato meglio», ha detto il tycoon ai giornalisti, che lo hanno incalzato sulla recente scomparsa. «C’è stato un periodo in cui era il più hot. Penso che fosse grande», ha concluso. Un commento che non tutti si sarebbero aspettati, date le posizioni decisamente progressiste dell’attore e il suo schierarsi – in più di una occasione – contro le politiche del presidente.

L’attivismo di Robert Redford

Cause ambientali e cinema indipendente, questi i due pilastri centrali promossi tramite il Sundance Film Festival, l’iniziativa nata nel 1981 per volere dall’attore. La kermesse si svolge ancora oggi nello Utah, dove il divo viveva da anni. Uno spazio dedicato in tot al cinema indipendente, un’occasione per parlare dei temi che gli stavano più a cuore, come l’ambiente e i diritti dei nativi americani. Pensato per essere «strano e bizzarro», come aveva ribadito lui stesso nel 2014, sul palco dell’evento. «Non ci interessano i soldi», aveva sottolineato.

Il Redford Center e gli sforzi contro il cambiamento climatico

Insieme al figlio, il regista James Redford, ha fondato nel 2005 il Redford Center, con la missione dichiarata di «unire le forze della giustizia ambientale, dell’azione collettiva, dell’educazione e del cinema d’impatto», come riporta Abc News. È stato inoltre a lungo membro del consiglio direttivo del Natural Resources Defense Council e un convinto sostenitore degli sforzi per affrontare il cambiamento climatico di origine antropica.

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