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Disney comunica il ritorno di Jimmy Kimmel, l’annuncio dopo la sospensione per le frasi su Kirk: «Il talk show riparte martedì su Abc»

22 Settembre 2025 - 22:20 Ugo Milano
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Il conduttore era stato sospeso la scorsa settimana dopo le minacce dell’autorità di regolamentazione televisiva statunitense, in seguito ai commenti in cui accusava la destra americana di politicizzare l’omicidio dell’attivista pro-Trump

Disney ha annunciato in un comunicato che il programma Jimmy Kimmel Live! tornerà in onda sulla rete Abc a partire da domani, martedì 23 settembre. La decisione arriva a quasi una settimana di distanza dalla sospensione del talk show serale, avvenuta dopo che il conduttore aveva suggerito che il killer di Charlie Kirk veniva dai ranghi del movimento Maga del presidente Donald Trump. «Mercoledì scorso abbiamo deciso di sospendere la produzione del programma per evitare di alimentare ulteriormente una situazione già tesa in un momento emotivamente delicato per il Paese. È stata una decisione presa perché ritenevamo che alcuni commenti fossero fuori luogo e quindi insensibili», si legge nella dichiarazione di Disney, citata da Cnbc. «Negli ultimi giorni abbiamo avuto conversazioni approfondite con Jimmy e, al termine di questi confronti, abbiamo deciso di far ripartire lo show martedì».

Il commento di Trump, la solidarietà dei colleghi

Il presidente della Commissione Federale per le Comunicazioni (FCC), Brendan Carr, aveva lasciato intendere che la licenza di trasmissione di Abc fosse a rischio a seguito dei commenti di Kimmel, dichiarando sempre a Cnbc: «Non abbiamo ancora finito» in riferimento ai cambiamenti nel panorama mediatico. Anche il presidente Usa si era congratulato con la rete «per aver finalmente avuto il coraggio di fare ciò che andava fatto. Kimmel NON ha NESSUN talento», aveva scritto Trump su Truth, chiedendo poi anche alla Nbc di rimuovere anche i comici Jimmy Fallon e Seth Meyers dal suo palinsesto. In quell’occasione diverse figure del mondo dei late show, tra cui Stephen Colbert e David Letterman, avevano espresso il loro sostegno a Kimmel dopo la sospensione, denunciando l’influenza del presidente come una forma di censura.

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