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Israele via dai mondiali di calcio, Francesca Albanese terremota il girone dell’Italia. Missiva a Fifa e Uefa degli esperti Onu sulla Palestina: «Dovete escludere la squadra»

23 Settembre 2025 - 20:30 Fosca Bincher
francesca albanese
francesca albanese
Secondo la relatrice speciale all’Onu sulla Palestina e i suoi colleghi «le squadre nazionali che rappresentano Stati che commettono gravi violazioni dei diritti umani possono e devono essere sospese, come è già successo in passato». Per loro Fifa e Uefa «non devono chiudere gli occhi di fronte a gravi violazioni dei diritti umani»

Francesca Albanese e gli altri sette relatori speciali dell’Onu sulla Palestina hanno chiesto martedì 23 settembre alla Fifa e all’Uefa di sospendere da ogni tipo di competizione la squadra di calcio di Israele, escludendola fin da subito dalle qualificazioni ai mondiali di calcio. In una missiva a loro rivolta, Albanese e i suoi colleghi infatti hanno scritto che «le organizzazioni internazionali private, come le associazioni sportive internazionali quali la FIFA e la UEFA, sono vincolate dal diritto internazionale in materia di diritti umani in conformità con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani», e «le squadre nazionali che rappresentano Stati che commettono gravi violazioni dei diritti umani possono e devono essere sospese, come è già successo in passato».

Boicottaggio alla nazionale di calcio, escludendo però i singoli giocatori

Il gruppo di esperti Onu guidato dall’Albanese ha poi precisato che «è chiaro che il boicottaggio deve essere rivolto allo Stato di Israele e non ai singoli giocatori. Abbiamo sempre sostenuto che gli individui non possono subire le conseguenze delle decisioni prese dal loro governo; quindi, non dovrebbero esserci discriminazioni o sanzioni nei confronti dei singoli giocatori a causa della loro origine o nazionalità». Ma «lo sport deve rifiutare la percezione che sia tutto come al solito. Gli organismi sportivi non devono chiudere gli occhi di fronte a gravi violazioni dei diritti umani, soprattutto quando le loro piattaforme vengono utilizzate per normalizzare le ingiustizie». L’Albanese e gli altri suoi sette colleghi hanno aggiunto: «Gli Stati in cui hanno sede le organizzazioni internazionali, gli Stati che organizzano competizioni e quelli che partecipano a competizioni sportive con Israele devono considerare i propri obblighi di non rimanere neutrali di fronte al genocidio».

La nazionale di calcio di Israele

L’appello a Fifa e Uefa, sostenendo che altrimenti si favorirebbe l’occupazione a Gaza

La missiva degli otto relatori speciali dell’Onu sulla Palestina si conclude con un appello diretto alle organizzazioni sportive: «Esortiamo la FIFA a smettere di legittimare la situazione derivante dalla presenza illegale di Israele nei Territori palestinesi occupati. Esiste un imperativo giuridico e morale di adottare ogni misura possibile per porre fine al genocidio a Gaza». Dopo avere citato le iniziative della società civile con cui in molti paesi si è chiesto di sospendere la squadra di calcio di Israele, gli esperti hanno sostenuto che FIFA e UEFA «devono adempiere al loro obbligo di non fornire aiuti o assistenza che contribuiscano a mantenere la situazione creata dalla presenza illegale di Israele nei territori palestinesi occupati». Per dare ancora più forza all’appello Albanese & co. ricordano che «la conclusione della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, compresa Gerusalemme Est e Israele, secondo cui Israele sta commettendo un genocidio è l’ultima di una serie crescente di organismi internazionali che affermano che nei territori palestinesi occupati si sta commettendo un genocidio. L’ordinanza provvisoria della Corte internazionale di giustizia del 26 gennaio 2024 ha ricordato a tutti i paesi il loro obbligo giuridico di agire contro il genocidio».

Cosa cambia nella classifica e nella differenza reti dell’Italia con Israele esclusa

Se venisse accolta la richiesta di Albanese & co. la squadra di Israele verrebbe quindi esclusa dalle qualificazioni in corso ai prossimi mondiali di calcio, e verrebbero annullati i risultati delle partite già giocate oltre a quelle in calendario nei prossimi mesi. Una decisione che cambierebbe la classifica del girone in cui c’è anche l’Italia, non modificando però particolarmente la situazione degli azzurri. Israele, infatti, fin qui ha vinto (2-1 e 3-1) con l’Estonia, e (4-0) con la Moldavia. Ha giocato altre due partite, perse entrambe con la Norvegia (2-3) e con l’Italia (4-5). Nella classifica del girone resterebbe prima la Norvegia con 12 punti (differenza reti +20), seguita dall’Italia con 6 punti (differenza reti +6), dall’Estonia con 3 punti (differenza reti -5) e dalla Moldavia con 0 punti (differenza reti -18).

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