Al via il processo a Chiara Ferragni. In aula si presenta una 70enne: chiede 500 euro di danni


È iniziato oggi, martedì 23 settembre, il processo a carico di Chiara Ferragni, accusata di truffa aggravata insieme ad altre due persone per la vicenda del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua Dolci Preziosi. A sorpresa, tra i presenti all’udienza predibattimentale si è costituita una donna di 70 anni, Adriana di Avellino, che aveva acquistato il pandoro pensando di sostenere una causa benefica. La signora, rappresentata dall’avvocata Giulia Cenciarelli, ha indicato un danno di circa 500 euro. Tuttavia, sembra probabile che accetti un accordo economico fuori dal processo e non diventi parte civile.
La signora «convinta di sostenere una causa benefica»
«Era convinta di contribuire a una raccolta fondi – ha spiegato la legale – e solo ad aprile ha scoperto che la beneficenza non era andata a buon fine». La consumatrice aveva conservato la foto dell’acquisto e successivamente ha presentato denuncia. L’udienza di oggi, a porte chiuse, è stata tecnica: Ferragni non era presente, ma ha intenzione di partecipare ai prossimi incontri per difendersi dalle contestazioni. Gli altri imputati presenti erano l’ex collaboratore Fabio Maria Damato e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia-ID. Era inizialmente coinvolta anche Alessandra Balocco, amministratore delegato dell’azienda dolciaria, recentemente scomparsa.
La prossima udienza il 4 novembre
La prossima udienza è stata fissata al 4 novembre. In quell’occasione, il giudice della terza penale, Ilio Mannucci Pacini, deciderà sull’ammissione delle parti civili, tra cui due associazioni dei consumatori: Casa del Consumatore e Adicu. Codacons, che aveva inizialmente presentato denuncia, ha ritirato la propria richiesta dopo un accordo con Ferragni. Secondo la procura, tra il 2021 e il 2022 l’imprenditrice digitale e i suoi coimputati avrebbero ottenuto profitti ingiusti per circa 2,2 milioni di euro. Ma non solo. Avrebbero anche indotto i consumatori a credere che parte del ricavato sarebbe stata devoluta in beneficenza. Ferragni, invece, ha già effettuato donazioni per un totale di 3,4 milioni di euro e respinge le accuse.