La bufala su Djokovic e l’aiuto alla famiglia di Kirk


L’omicidio dell’attivista di destra Charlie Kirk, avvenuto il 10 settembre 2025 alla Utah Valley University, ha generato un’ondata di disinformazione online che continua settimane dopo la sua morte. Molti personaggi noti sono stati associati alla morte dell’attivista dando vita a numerose fake news. Nei giorni scorsi era già stato coinvolto il campione del tennis italiano Jannik Sinner, al quale erano state attribuite reazioni inventate alla morte di Kirk, come l’istituzione di un fondo per i figli o un inesistente minuto di silenzio nei tornei ATP. Adesso tocca a Novak Djokovic diventare il protagonista di due notizie infondate che lo legano alla famiglia Kirk. Si tratta di narrazioni costruite da siti noti per diffondere storie false, con l’obiettivo di sfruttare la popolarità dei personaggi per ottenere visualizzazioni.
Per chi va di fretta
- La notizia secondo cui Novak Djokovic si sarebbe offerto di sostenere tutte le spese di mantenimento e di istruzione per i due figli di Charlie Kirk è falsa.
- La notizia della presunta gravidanza di Erika Kirk, moglie del defunto Charlie Kirk, è anch’essa infondata.
- Di conseguenza, è falsa anche la narrazione secondo cui Djokovic avrebbe condiviso o commentato pubblicamente tale presunta gravidanza
- Queste storie sono spesso generate interamente da Intelligenza Artificiale e utilizzano personaggi famosi per attirare attenzione e trarre profitto dalla pubblicità online
Analisi
La disinformazione riguardante Novak Djokovic si è diffusa in due varianti. La prima, emersa il 12 settembre 2025, con un post su X che sostiene il tennista si sia offerto di pagare le spese di sostentamento e di istruzione per i due figli di Kirk. Il post fa riferimento ad un articolo dell’11 settembre 2025 di “Sport Feji“, che cita un presunto comunicato stampa di Djokovic. La seconda variante invece, sostiene che Djokovic abbia condiviso, con grande tristezza, la notizia che la moglie di Kirk, Erika, sia incinta del loro terzo figlio. Entrambe le notizie sono false.

La decisione mai presa di aiutare i figli di Kirk
La prima notizia, ovvero quella secondo cui il tennista serbo si sarebbe offerto di pagare tutte le spese di sostentamento per i figli di Kirk è stata anticipata da una narrazione precedente, anch’essa infondata, diffusa immediatamente dopo la morte dell’attivista. Poco dopo la morte dell’attivista infatti, avevano cominciato a circolare post che parlavano di un “sentito tributo a Charlie Kirk” da parte di Djokovic.

Questo tentativo di stabilire un legame emotivo e una reazione di tristezza immediata ha preceduto di poco la bufala del sostegno economico. La falsa affermazione sul sostegno economico si basa su un presunto comunicato stampa attribuito a Djokovic. Tuttavia, non esiste alcuna traccia di tale comunicato. Djokovic non si è espresso pubblicamente sull’omicidio di Kirk, e non si trova nulla al riguardo sul sito ufficiale del tennista o nei vari social.
La gravidanza inesistente
La seconda parte della bufala riguarda l’affermazione secondo cui Djokovic avrebbe condiviso la notizia della presunta gravidanza di Erika Kirk.

La notizia della terza gravidanza della donna nasce in America ed è completamente infondata. Subito dopo la morte del marito, la notizia è stata rilanciata sui social tramite post e svariati articoli, spesso accompagnati da immagini e testi generati con l’aiuto dell’AI.

Tuttavia Erika non ha mai annunciato una gravidanza né nelle sue dichiarazioni pubbliche né sui social. Poiché la notizia della gravidanza è falsa, e sapendo che Djokovic non ha rilasciato dichiarazioni pubbliche sulla famiglia Kirk, ne consegue che anche l’affermazione secondo cui il tennista abbia condiviso la notizia è falsa.
Perché tante storie false?
Come evidenziato, ci sono numerose storie che trattano del legame tra Djokovic e Kirk, ciò che le accomuna tutte è la modalità sensazionalistica in cui sono scritte. Questo modus operandi mira ad aumentare la visibilità sfruttando la popolarità dei soggetti raccontati. Il testo di queste storie è spesso lungo, ripetitivo, pieno di frasi emotive, ma privo di prove concrete. L’obiettivo primario di queste pagine è speculare sulla credulità per generare traffico e guadagnare attraverso le inserzioni pubblicitarie.
Conclusione
Come nel caso di Sinner, tutte le notizie che legano Novak Djokovic a gesti di sostegno economico o a commenti sulla vita privata di Charlie Kirk e della sua famiglia sono fake news. Queste fanno infatti parte di un meccanismo di disinformazione a sfruttare le emozioni degli utenti per ottenere traffico e guadagni pubblicitari.
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