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Gaza, Meloni e l’appello alla responsabilità per la Sumud Flotilla: «Non c’è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare gli aiuti» – Il video

24 Settembre 2025 - 19:00 Stefania Carboni
meloni sumud flotilla
meloni sumud flotilla
La premier in un punto stampa all'Onu svela l'intermediazione con Cipro per consegnare il carico. «Con il patriarcato latino di Gerusalemme che si assume la responsabilità di consegnarli. Aspettiamo risposta dalla Flotilla»

«Non c’è bisogno di infilarsi in un teatro di guerra per consegnare gli aiuti. Gli aiuti si possono consegnare in sicurezza, che il governo italiano avrebbe potuto consegnare in poche ore». Queste le parole della premier Giorgia Meloni in un punto stampa all’Onu dove è previsto un suo discorso in serata, davanti all’Assemblea generale. La presidente del Consiglio ha espresso un «richiamo alla responsabilità per tutti, in particolare per i parlamentari della Repubblica italiana, che ricordo sono pagati per lavorare nelle istituzioni, non per costringere le istituzioni a lavorare per loro».

La proposta di Cipro

Sulla Flotilla, Tajani «sta lavorando a un’altra proposta di mediazione che è consegnare questi aiuti a Cipro, al patriarcato latino di Gerusalemme che si assume la responsabilità di consegnarli. È una proposta sulla quale mi pare ci sia il consenso del governo cipriota, del governo israeliano, ovviamente del governo italiano. Stiamo aspettando una risposta dalla flottiglia. E io qui davvero faccio un appello alla responsabilità di tutti, perché non si può rischiare l’incolumità delle persone per fare iniziative che sembrano prevalentemente fatte non per consegnare gli aiuti, ma per creare problemi al governo».

«Irresponsabile usare Gaza per attaccare il governo»

«Io non sono stupida: quello che accade in Italia non ha come obiettivo alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza, ma attaccare il governo italiano. Trovo oggettivamente irresponsabile usare la sofferenza a Gaza per attaccare il governo», ha dichiarato la premier.

«Ogni giorno mi chiamano assassina, qualcuno con le rotelle fuori posto potrebbe agire»

«Io vengo definita quotidianamente complice di quello che accade a Gaza, si dice che ho le mani sporche di sangue, che sono un’assassina. Non ricordo di aver mai dato degli assassini ai miei avversari quando ero all’opposizione. Perché quando tu dici al mondo, in un contesto come quello nel quale ci troviamo, che il presidente del Consiglio è un assassino, che il ministro degli Esteri è un assassino, il rischio è che qualcuno che forse non ha tutte le rotelle a posto decida di risolvere questo problema…», ha aggiunto Meloni.

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