Ultime notizie AtleticaCharlie KirkFestival di OpenGazaGlobal Sumud FlotillaMarcell Jacobs
ATTUALITÀCarcereGiovaniGravidanzaInchiesteMaternitàPratoToscanaViolenza sessuale

Come è finita la storia della prof che ha avuto un figlio con l’allievo 14enne

25 Settembre 2025 - 05:30 Alba Romano
prof figlio allievo scarcerata
prof figlio allievo scarcerata
Lei scarcerata grazie a una borsa lavoro. Respinte le richieste precedenti perché «tendeva a sminuire le sue responsabilità». I genitori del giovane invece si sono separati

Oggi lei ha 37 anni. All’epoca, nel 2017, ne aveva 31. Ha passato due anni nel carcere fiorentino di Sollicciano prima di essere scarcerata e affidata ai servizi sociali. Per molti mesi la donna, un’operatrice sanitaria, ha portato avanti una relazione sessuale con il figlio 13enne del vicino di casa. L’adolescente andava da lei per prendere ripetizioni di inglese, frequentava la terza media. In quelle occasioni si svolgevano gli incontri sessuali. L’anno dopo il ragazzo ha scoperto di essere diventato padre di un bambino. Lei è stata condannata a 6 anni e 7 mesi per atti sessuali e violenza su un minore.

Le carte e le confessioni

Le carte dei processi dicono che l’operatrice sanitaria chiamava «amore» quei rapporti. I due frequentavano lo stesso quartiere e la stessa palestra. Tanto che il giovane aveva percepito di essere stato incastrato in un ricatto. Il marito dell’operatrice sanitaria ha riconosciuto il figlio, il secondo, come proprio. Poi lei ha cominciato a minacciare il ragazzino di rivelare il segreto se lui non avesse fatto sesso con lei almeno una volta a settimana. E lui ha vuotato il sacco. Prima con il suo maestro di arti marziali. Poi con la sua famiglia. Da qui la denuncia e l’esame del Dna che accertava la paternità del 14enne.

La fine della storia

Il Corriere della Sera oggi racconta la fine (per ora) della storia. Il marito dell’operatrice sanitaria ha deciso di crescere i due figli: «Ho sempre pensato che fosse mio figlio e voglio continuare a crescerlo», aveva spiegato all’epoca in un’intervista al Corriere Fiorentino. I due genitori del ragazzo invece si sono separati. Lui oggi ha 21 anni. Non ha più voluto sapere nulla della vicenda. E anche oggi non vuole parlare con i giornali. È comprensibilmente impegnato a cercare una normalità che appare difficile da afferrare, anche a distanza di anni, commenta il quotidiano.

L’operatrice sanitaria

Lei, invece, ha dovuto sudare per ottenere l’affidamento ai servizi sociali. Il tribunale di sorveglianza ha valutato in alcune occasioni che la donna tendeva a sminuire le sue responsabilità. Per questo a febbraio 2025 una richiesta di detenzione domiciliare è stata respinta. Ora i giudici hanno cambiato idea. La donna ha ricevuto un’offerta di lavoro: fruirà di una borsa lavoro di tre mesi. Gli assistenti sociali hanno dato parere positivo. Giudicando l’attuale famiglia, composta da lei, il marito e i due figli di 16 e 7 anni, unita. «Siamo soddisfatti per la decisione del tribunale che ha ritenuto la donna pronta per il riapproprio dei propri affetti personali, tra cui il figlio tanto discusso», hanno detto i legali Mattia Alfano e Massimo Nistri.

leggi anche