Global Sumud Flotilla, altro stop per un guasto a una nave. «Giovedì saremo a Gaza», l’avvertimento della Marina: dove si trova la flotta


La Global Sumud Flotilla perde una nave, ma non ferma la sua corsa. Questa mattina un guasto alla nave “Johnny M” ha costretto la flotta di aiuti diretta a Gaza a una pausa dalla navigazione. Non potendo riparare il motore in tempi utili, i partecipanti sono stati trasferiti su un’altra imbarcazione, ma gli organizzatori hanno assicurato che questo incidente non causerà ritardi sulla tabella di marcia. «Ci troviamo a 300 miglia dalla Striscia – ha fatto sapere Tony Lapiccirella, uno degli italiani a bordo della Flotilla – tra due giorni saremo nella zona di intercettazione e fra tre a Gaza». Come già annunciato, ancora oggi la Marina militare italiana ha ribadito che tra le 100 e le 120 miglia dalle coste di Gaza la nave Alpino, che al momento segue la Flottila per servizio di sorveglianza e soccorso, non proseguirà la navigazione e quindi l’assistenza. A quel punto scatterà l’ultimo messaggio, con cui gli equipaggi saranno avvisati di quanto sia pericoloso proseguire.
Gli italiani a bordo
Lapiccirella ha poi fatto il punto sulle risorse umane della Flotilla: «Al momento sono 530 le persone che stanno partecipando alla missione», ha detto. «Gli italiani a bordo sono meno del 10%, una quarantina. Tutti gli equipaggi delle varie imbarcazioni sono misti. La Sumud Global Flotilla è diretta a Gaza. Ognuno, ovviamente, è libero di sbarcare». L’attivista ha poi sottolineato che non sono previsti percorsi alternativi: «Non è mai stato preso in considerazione di fermarci a Cipro o altri cambiamenti della rotta». Infine ha aggiunto che la nottata è stata «movimentata». «Ci hanno disturbato un canale di comunicazione – spiega – e due barche hanno avuto problemi tecnici». Una di queste, la Johnny M, ha richiesto nelle prime ore dell’alba l’evacuazione di tutti suoi passeggeri.
L’incidente alla Johnny M e l’intervento della Turchia
Secondo quanto riferisce la tv di Stato turca Trt, sarebbe stata la Mezzaluna Rossa turca a coordinare l’evacuazione dei passeggeri della barca “Johnny M”, che si trovava con le altre navi nel mare tra Cipro, Creta e l’Egitto e dopo un guasto al motore aveva iniziato a imbarcare acqua. All’operazione ha partecipato anche la Life Support, la barca di Emergency che accompagna la Flotilla. Semih Fener, un rappresentante della Flotilla, ha fatto sapere che la maggior parte dei dodici passeggeri dell’imbarcazione, provenienti da vari Paesi tra cui Lussemburgo, Francia, Finlandia, Messico e Malesia, sono stati trasferiti in altre navi, mentre quattro hanno deciso di rientrare nei loro Paesi.
Il tracker della Global Sumud Flotilla
Al momento la Flotilla conta un gruppo di 41 barche in navigazione tra Turchia e Egitto, mentre un’altra, la Sunflower, sta ora “scendendo” dalle coste di Cipro per congiungersi alla flotta principale. Il loro tragitto può essere seguito dal tracker presente sul sito ufficiale, che segnala posizioni delle navi, velocità e i tre attacchi che hanno raggiunto la Flotilla nel corso di queste settimane. A proposito dei rischi che si potrebbero incontrare entrando nella zona di intercettazione mercoledì, Lapiccirella osserva: «Per la legge internazionale non ci sono rischi. Qualsiasi pericolo è legato alla violenza israeliana a cui i governi permettono ancora di andare oltre la legge internazionale».