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Nuovi droni sospetti su Belgio e Germania, chiuso per ore l’aeroporto di Monaco: «L’Ue intera è a rischio»

03 Ottobre 2025 - 12:52 Ugo Milano
droni-aeroporto-monaco
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I velivoli avvistati anche su una base militare belga. Il governatore della Baviera Soeder: «Dobbiamo poterli abbattere»

Ennesimo avvistamento di droni nei cieli europei. Stavolta a farne le spese è stato l’aeroporto di Monaco di Baviera, che è rimasto chiuso per tutta la notte tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre. L’ordine di chiudere lo scalo è arrivato dopo che alcuni droni sospetti già monitorati dalla polizia sono stati avvistati sopra la struttura. Oltre 3mila i passeggeri colpiti, con 17 voli cancellati e 15 dirottati. Nella notte poi un altro sciame di droni è stato avvistato sopra la base militare di Elsenborn, in Belgio. Il ministero della Difesa belga ora sta indagando sull’incidente.

Le ricerche andate a vuoto

I primi avvistamenti ci sarebbero stati intorno alle 19.30 ma i droni si sono avvicinati all’aeroporto alle 22 circa. A quel punto le autorità tedesche hanno disposto la chiusura di entrambe le piste. Una decisione precauzionale, a cui è seguita un’intensa attività di ricerca con anche elicotteri della polizia che hanno sorvolato l’area per diverse ore, senza trovare nulla. «Non sono disponibili informazioni sul tipo e sul numero di droni», hanno fatto sapere le forze dell’ordine bavaresi. «Si trattava probabilmente di cinque o sei droni alari con un diametro di circa un metro», e uno avrebbe avuto «un’ampia apertura alare», ricostruisce la Bild si legge ancora. La polizia sarebbe accorsa molto rapidamente sul posto, ma gli oggetti volanti «erano già scomparsi». Non è noto quale ne fosse la provenienza. Ma il governatore della Baviera Markus Soeder non ci va per il sottile: «Da adesso deve valere quanto segue: abbatterli invece di aspettare. La nostra polizia dev’essere in grado di poter abbattere subito i droni».

L’allarme Ue e il «muro di droni»

L’avvistamento di una quindicina di droni nella notte sopra l’area militare di Elsenborn, in Belgio, «dimostra ancora una volta che l’intera Ue è a rischio». Lo ha detto il portavoce della Commissione europea per la Difesa, Thomas Regnier, nel briefing quotidiano con la stampa, evidenziando che Bruxelles è in contatto con gli Stati membri e «spetta a loro svolgere le indagini» per identificare l’origine e la responsabilità dietro le incursioni dei velivoli sospetti nello spazio aereo europeo. Nei giorni scorsi i leader europei si sono visti in un incontro informale a Copenaghen, in Danimarca, per cercare di concretizzare il progetto di un «muro di droni» alla frontiera orientale Ue contro i sorvoli sospetti. Il vertice è arrivato dopo che proprio in Danimarca alcuni droni avevano sorvolato basi militari e bloccato l’aeroporto della capitale. La stessa cosa era successa in Polonia con droni «di fabbricazione russa» abbattuti da jet Nato. Ancora non è chiaro in cosa potrà consistere il sistema anti-droni citato anche da Ursula Von der Leyen, ma interesserebbe la frontiera est dell’Europa, più esposta alla minaccia russa. Al momento i droni vengono abbattuti con sistemi anti aerei molto costosi a fronte delle ridotte dimensioni dei velivoli comandati da remoto.

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