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Garlasco, Roberta Bruzzone a Open: «Su Sempio solo ipotesi ma mi aspetto un rinvio a giudizio». Poi smonta le accuse a Venditti

07 Ottobre 2025 - 20:44 Cecilia Dardana
roberta bruzzone andrea sempio
roberta bruzzone andrea sempio
La nuova indagine sul delitto di Chiara Poggi, le accuse al pm Venditti e la rinuncia all'incarico di consulente dell'ex Ris Luciano Garofano. Ne abbiamo parlato con la criminologa e psicologa forense, Roberta Bruzzone

«Vedo molto rumore intorno al nucleo dell’inchiesta contro Andrea Sempio e pochi elementi oggettivi che possano irrobustire un’ipotesi accusatoria. Elementi che mi collocano questo ragazzo sulla scena del crimine in maniera alternativa a Alberto Stasi non ne vedo ancora neanche mezzo». È tranchant Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, che a Open torna a commentare gli ultimi sviluppi del nuovo filone di indagine sul delitto di Garlasco. L’inchiesta è stata riaperta a marzo dopo 18 anni da quel 13 agosto 2007, quando è stato ritrovato il corpo senza vita di Chiara Poggi, e vede come unico indagato Andrea Sempio.

L’ipotetico rinvio a giudizio di Andrea Sempio

Roberta Bruzzone non ha mai nascosto la sua convinzione su chi, a suo giudizio, sia l’assassino di Chiara Poggi. Per la criminologa, il responsabile resta Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere. Tuttavia, la nuova inchiesta riapre scenari inattesi. «Mi aspetto che la Procura chieda il rinvio a giudizio per Andrea Sempio – spiega a Open Bruzzone –. Faccio fatica a immaginare che, arrivati a questo punto, possano fare un passo indietro. Evidentemente sono convinti della solidità della loro ipotesi, e quindi porteranno la vicenda verso la sua naturale conseguenza sul piano formale: la richiesta di rinvio a giudizio, che sarà poi valutata dal gup. Lì vedremo cosa accadrà».

Le accuse a Venditti e il ruolo di Lovati

A tenere banco in questi giorni anche la vicenda che coinvolge l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, indagato per corruzione in atti giudiziari. Secondo l’accusa, il magistrato avrebbe accettato una somma di denaro dalla famiglia Sempio per scagionare Andrea, all’epoca indagato tra il 2016 e il 2017. «Faccio molta fatica a pensare che l’ipotesi a carico di Venditti possa trovare conferma. Per quanto riguarda la questione del denaro ceduto dai Sempio, credo che una figura chiave sia proprio l’avvocato Massimo Lovati, che sostanzialmente ha ammesso di aver percepito delle somme in nero. Non è però ancora dato capire quanto, perché a volte parla di 10mila euro, a volte di 20mila. Quindi si ridurrebbe drasticamente la somma eventualmente transitata nelle tasche di Venditti, il che la rende ancora più improbabile come ipotesi investigativa».

La decisione di Luciano Garofano di rinunciare agli incarichi come consulente

Infine, Bruzzone commenta la decisione dell’ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, di lasciare l’incarico di consulente tecnico di Andrea Sempio e anche quello di consulente di Sebastiano Visintin, unico indagato per la morte della moglie, Liliana Resinovich. «Garofano credo che si trovi in una situazione mediatica molto delicata e complessa. Probabilmente è un momento in cui questo bombardamento mediatico, certo non favorevole, l’ha messo in difficoltà e quindi, insomma, in questo momento ritiene di fare un passo indietro, che mi sembra assolutamente legittimo».

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