Ultime notizie Delitto di GarlascoElezioni RegionaliFrancesca AlbaneseGazaGlobal Sumud FlotillaIsraele
POLITICACentrodestraElezioni RegionaliLegaPrideRoberto VannacciToscana

Vannacci a gamba tesa sulle regionali in Toscana. L’attacco al candidato di centrodestra: «Imbarazzato quando patrocinò il gay pride»

07 Ottobre 2025 - 16:22 Sofia Spagnoli
vennacci pensione
vennacci pensione
Dichiarazioni imbarazzanti, faide interne e fughe nei partiti: in Toscana il centrodestra arriva spaccato, tra i colpi dell'ex generale e le ombre sul caso Cocci. E mentre il Pride divide, Giani corre verso la riconferma

L’ennesimo sgambetto di Roberto Vannacci. Questa mattina, l’ex generale e vicesegretario del Carroccio è tornato a far discutere, dicendosi «imbarazzato» per quella volta in cui il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, oggi candidato alla presidenza della Regione per la coalizione di centrodestra, «aveva patrocinato il gay pride». Il riferimento è al corteo che si è svolto tra Prato e Pistoia lo scorso giugno, durante il mese internazionale dell’orgoglio Lgbtq+, che aveva radunato oltre 30mila persone nelle due città. Una sfilata arcobaleno che già allora aveva creato malumori all’interno del centrodestra toscano (soprattutto nella Lega) proprio per il patrocinio ufficiale arrivato da Tomasi, oggi candidato in quota Fratelli d’Italia. Una scelta che, per molti, cozzava con i valori e i principi da sempre rivendicati dal partito di Giorgia Meloni.

Ieri il diverbio su «Piazza della passera»

In realtà, quella di stamattina ha tutta l’aria di una frecciatina: solo ieri, il primo cittadino di Pistoia aveva preso le distanze da un post sessista pubblicato dall’ex generale Vannacci, in cui scherniva la sindaca di Montopoli in Val d’Arno, Linda Vanni, e l’assessora regionale della Toscana (nonché candidata del Pd alle prossime elezioni) Alessandra Nardini. Le due, durante la visita del leghista in città, gli avevano consegnato una copia della Costituzione, chiedendogli di «ripassare l’antifascismo». Ma la vicenda si è poi spostata sul web. Così, Vannacci ha postato la foto del cartello che indica piazza della Passera, la piazzetta dell’Oltrarno fiorentino, scrivendo: «Oggi il comizio lo faccio qua. Qua sicuramente l’assessore Alessandra Nardin* e il sindaco Linda Vanni non vengono». Tomasi, sollecitato dai cronisti, ha detto ieri di «non aver letto il post», ma che «se è così, non lo condivido, radicalmente».

«Non devo chiedere scusa a nessuno»

Stamattina Vannacci è torntato anche sull’episodio con le due amministratrici, deciso a «non chiedere scusa a nessuno, non capisco perché questa battuta sia sessista. Queste due signore – dice a Darsena Europa su Toscana Tv – sono venute alla fiera del cacciatore, io poi sono andato in piazza della Passera, e chi è cacciatore certo non va in piazza della Passera, che è la femmina del passero. Non c’è nulla in riferimento né al genere né al sesso delle signore. Era una battuta», dice.

La campagna elettorale turbolenta

In realtà, i contrasti vanno ben oltre questi due episodi. La campagna elettorale in Toscana è stata complicata per il centrodestra, a partire dal caso di Fratelli d’Italia a Prato. Qui il partito puntava a vincere con il capogruppo in Consiglio comunale Tommaso Cocci, ma una faida interna lo ha travolto: accuse pesanti (pedofilia, droga, massoneria) e minacce come «ti distruggeremo la vita» lo hanno costretto a ritirarsi dalla corsa. Poi le tensioni nella Lega, dove alcune consigliere comunali hanno lasciato il partito in aperto dissenso con la linea rappresentata dal generale Roberto Vannacci, responsabile della campagna elettorale in Toscana. Una serie di inciampi che hanno reso la corsa ancora più complessa, in una partita che, peraltro, non aiuta alimentando così la riconferma del presidente uscente Eugenio Giani.

leggi anche