Regionali in Campania: Cirielli, l’incidente su Berlusconi e perché Forza Italia ci ha messo tanto a dire sì alla candidatura


Habemus candidatum. Sarà il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli il candidato del centrodestra alle elezioni regionali in Campania. Un nome atteso da settimane, tra passi indietro e ripensamenti. E tanti nomi bruciati. Dopo l’ok di Noi Moderati e il via libera dalla Lega di Matteo Salvini, l’ultima incognita era Forza Italia, che aveva posto il freno. Solo ieri, 7 ottobre, prima di dare il suo supporto al viceministro, il coordinatore campano di Forza Italia, Fulvio Martusciello aveva posto una condizione: che Cirielli «chiedesse scusa a Berlusconi per gli insulti riportati nel libro “Fratelli di chat“», scritto dal giornalista del Fatto Quotidiano Giacomo Salvini. Ma il vertice che si è tenuto oggi tra Maurizio Gasparri, responsabile nazionale enti locali di Forza Italia, il deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, Martusciello e Cirielli deve aver contribuito a stemperare le tensioni perchè alla fine, è arrivato il via libera anche da parte di Forza Italia.
«Abbiamo chiarito tutte le dinamiche»
«Abbiamo affrontato e chiarito tutte le tematiche riguardanti le imminenti elezioni regionali della Campania – fa sapere Maurizio Gasparri, responsabile nazionale enti locali di Forza Italia – Pertanto, alla luce di questo confronto, Forza Italia esprime una valutazione positiva sulla candidatura di Cirielli a presidente della Regione Campania per la coalizione di centrodestra».
Cirielli e Berlusconi: «Mi aiutò durante la pandemia da Covid»
Un chiarimento è arrivato anche da Edmondo Cirielli sull’equivoco legato al fondatore di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il cui “fantasma” sembra continuare a pesare nelle dinamiche politiche. «Non ho mai parlato male di Silvio Berlusconi, per il quale ho sempre nutrito stima e ammirazione». «Ricordo in particolare – prosegue – la sua straordinaria vicinanza nel momento più difficile della mia vita: per venti giorni consecutivi mi chiamò ogni sera, senza mai mancare, quando io e la mia famiglia fummo tra i primi in Italia a risultare positivi al Covid. In quei giorni drammatici, il mio terzo figlio aveva appena quaranta giorni ed era molto sofferente per la malattia, e la sua presenza umana fu per me un sostegno prezioso».
I nomi bruciati nel centrodestra
Dunque, è arrivato l’esito tanto atteso, che in realtà segna solo l’inizio di una nuova fase: quella della campagna elettorale ufficiale. Se Edmondo Cirielli sembrava il candidato più probabile da mesi, la sua nomina non è arrivata senza un lungo e accurato percorso di selezione all’interno del centrodestra. Molti sono stati i nomi circolati e poi esclusi, a partire da Giosy Romano, avvocato ed esperto in politiche di sviluppo industriale, oggi coordinatore della Zes Unica per il Sud Italia e figura vicina a Raffaele Fitto. La sua candidatura, però, è stata subito messa da parte. Durante l’estate, ha preso piede l’ipotesi di Mara Carfagna, ex ministra e segretaria di Noi Moderati, ma con un passato recente tra le fila dell’opposizione. Anche questa candidatura è stata infine accantonata.
I nomi dei civici fuori dai giochi
Poi, sono circolati altri nomi di carattere civico: quello di Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Confindustria Campania e imprenditore, seguito da quello del Rettore dell’Università “Federico II” di Napoli, Matteo Lorito, e dell’omologo di Caserta, Gianfranco Nicoletti. Per finire, c’era anche l’ipotesi di Michele Di Bari, l’attuale prefetto di Napoli, che fino a poche settimane fa sembrava essere il candidato designato.
Chi è Edmondo Cirielli?
Classe 1964, Edmondo Cirielli è un generale dei Carabinieri in pensione, originario di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. Seguendo le orme del padre, ufficiale dell’esercito, entra all’Accademia militare di Modena e successivamente alla Scuola ufficiali carabinieri di Roma. Nel 1995, a soli 31 anni, viene eletto in Consiglio regionale con Alleanza Nazionale, raccogliendo oltre 16.000 preferenze. Nel 2000 viene riconfermato e avanza nella sua carriera politica, candidandosi alla Camera dei deputati. Alle elezioni politiche del 2006 e del 2008 viene ricandidato. Proprio nella legislatura 2008-2013, sotto i governi Berlusconi e Monti, viene selezionato come presidente della IV Commissione (Difesa) della Camera.
La nomina a viceministro degli Esteri
Nel 2012, Cirielli fonda Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, Guido Crosetto e La Russa. Viene rieletto alla Camera nel 2013 e nel 2018, diventando Questore. Alle elezioni del 2022, che porteranno all’elezione di Meloni, è rieletto e il 22 ottobre dello stesso anno viene nominato viceministro degli Esteri.