Sequestrata l’Academy Ciro Immobile, l’inchiesta sugli abusi edilizi a Torre del Greco: la reazione del giocatore al blitz


É durata poco l’esperienza della “Immobile Academy – Centro Sportivo Parlati“, inaugurata lo scorso marzo dall’attaccante del Bologna e della Nazionale Ciro Immobile. I carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Torre del Greco e la Polizia Municipale hanno eseguito oggi un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura. Gli inquirenti indagano su sei persone, tra cui alcuni familiari del calciatore, che lo scorso 20 marzo, all’inaugurazione del campo, aveva raccontato: «È qui che ho tirato i miei primi calci, ho realizzato il mio sogno di bambino».
Le accuse della Procura
I reati contestati sono a vario titolo legati all’abuso edilizio: la Procura parla di opere realizzate senza autorizzazione edilizia, gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi, un’area di bosco trasformata in parcheggio. L’accusa per i sei indagati, sottolinea la procura in una nota, è di aver concorso alla realizzazione di opere «in assenza di titolo edilizio e paesaggistico in un’area soggetta a vincoli ambientali, di gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi» e, «per alcune particelle catastali» di aver proceduto «ad un cambio di destinazione urbanistica da area bosco alto ad area parcheggio tramite sbancamento e riporto di terreno, con la realizzazione» di uno strato di asfalto.
L’indagine e il sequestro del centro sportivo
L’indagine dei carabinieri e della polizia municipale è partita lo scorso aprile, a seguito di un sopralluogo che aveva l’obiettivo di verificare lo stato dei luoghi. Secondo il procuratore Nunzio Fragliasso, proprio durante quei controllo sarebbe emerso che «gli indagati intervenendo su un’area già oggetto di pregressi interventi edilizi abusivi non condonati, avrebbero realizzato ulteriori interventi di nuova costruzione, in assenza di titolo idoneo, comportanti un’imponente e radicale trasformazione delle aree». Da qui al sequestro, disposto anche per evitare un «aggravamento delle conseguenze dei reati», il passo è stato breve. Ora alla struttura sono stati apposti i sigilli: a farne le spese sarà anche il Sorrento Calcio, che milita in Serie C e stava svolgendo proprio lì i suoi allenamenti in questi primi mesi di campionato.
La reazione di Ciro Immobile
Si dice sorpreso e addolorato Ciro Immobile, dopo aver scoperto il sequestro del centro sportivo che porta il suo nome: «Ho appreso con grande rammarico della notizia del sequestro dell’impianto sportivo che porta il mio nome a Torre Annunziata – dice l’attaccante del Bologna – Il fatto mi addolora soprattutto perché in questo modo si sta togliendo a tanti bambini e ragazzi, cui la Academy è dedicata, la possibilità di praticare sport e divertirsi: ho investito nel centro sportivo, affidandomi ai migliori professionisti del settore, solamente per dare loro uno spazio adeguato». E poi conclude: «Per il resto, rimango convinto che i tecnici dimostreranno la regolarità degli interventi realizzati sull’area, e mi auguro che l’inchiesta in corso chiarisca i fatti e riconosca la correttezza del nostro operato».