«Chi ha scelto Budapest per il vertice Trump-Putin?», «Tua madre»: la surreale risposta della portavoce della Casa Bianca a un giornalista Usa


«Chi ha scelto Budapest, in Ungheria, come sede del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin?» A questa domanda, rivolta da un giornalista di HuffPost, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha risposto con un laconico e pure surreale: «Tua madre». Poco dopo, il direttore delle comunicazioni Steven Cheung ha rincarato con la stessa battuta: «Tua madre». Di fronte al tono derisorio, la testata ha chiesto chiarimenti, ricevendo in cambio attacchi personali. Leavitt ha definito il giornalista «un attivista di sinistra che nessuno prende sul serio», aggiungendo: «Nemmeno i tuoi colleghi nei media ti rispettano, ma non hanno il coraggio di dirtelo in faccia. Smetti di mandarmi domande disoneste, faziose e ridicole». HuffPost, che ha raccontato l’episodio, ha spiegato che il quesito sulla scelta di Budapest era tutt’altro che provocatorio, ma legato al forte valore simbolico della città: proprio lì, nel 1994, fu firmato il Memorandum di Budapest, con cui l’Ucraina rinunciava alle armi nucleari in cambio della promessa – poi violata dalla Russia prima con l’annessione della Crimea e poi con l’invasione su larga scala – di rispettarne la sovranità e i confini.
L’incontro a Budapest tra i due leader
L’incontro a Budapest tra Trump e Putin, annunciato dal tycoon, non ha ancora una data, ma il Cremlino ha almeno confermato che ci sarà e che sarà entro due settimane. I dettagli ancora tutti da chiarire però sono diversi, a cominciare dal fatto che il presidente russo dovrebbe essere arrestato una volta atterrato in Ungheria, sulla base del mandato di cattura della Corte penale internazionale dell’Aja. Ipotesi che sembra morta sul nascere, visto che il padrone di casa Viktor Orban ha già fatto capire che accoglierà il capo del Cremlino senza porre alcun ostacolo. Nel frattempo, un Commissario Ue ha fatto sapere che i Paesi membri «possono concedere deroghe individuali alla chiusura dello spazio aereo europeo» nei confronti della Russia: spetta ai governi nazionali «autorizzare tali eccezioni», ha precisato, spiegando inoltre che ciascuno dei Ventisette può decidere di aprire un corridoio aereo per consentire l’atterraggio in Ungheria del presidente russo. Il divieto di viaggio Ue non si applica allo zar ma, viene precisato, il blocco dello spazio aereo europeo nei confronti dei velivoli russi «resta formalmente in vigore».
October 17, 2025
Foto copertina: ANSA/EPA/JIM LO SCALZO | La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, alla Casa Bianca a Washington, 16 ottobre 2025